• 03/10/2025 08:30

Network e direttiva Uesui pacchetti di viaggio:un giudizio in chiaroscuro

Qualche miglioramento c’è, ma restano ancora diversi i punti critici. Il giudizio dei network sulla revisione della Direttiva pacchetti dell’Unione europea evidenzia un bilancio in chiaroscuro, dover non mancano i lati positivi ma anche le difficoltà.

“Il nuovo testo ha fatto passi avanti significativi, ma non ancora sufficienti a dare risposte complete al settore”. Il commento di Marco Ferrini, responsabile commerciale di CartOrange, riassume efficacemente l’accoglienza da parte del comparto del testo che ha incassato il via libera da parte del Parlamento Ue.

Antimo Russo, della Direzione Network del Gruppo Bluvacanze, evidenzia come da un lato le novità vadano: “nella giusta direzione: una definizione più chiara di cosa sia un pacchetto turistico; la regolamentazione più trasparente su voucher, rimborsi e reclami; criteri meglio definiti per le circostanze straordinarie; un abbassamento di alcuni vincoli burocratici come quelli troppo rigidi sugli acconti. Il fatto che siano previste garanzie contro l’insolvenza e tempi certi per rispondere ai reclami è importante: danno certezze ai consumatori e rafforzano la fiducia nel settore”.

Gli elementi da migliorare

Tra i punti critici Ferrini evidenzia: “Restano questioni rilevanti ancora irrisolte. In particolare, non si registra una posizione netta contro l’abusivismo e contro la diffusione delle piattaforme online extraeuropee, che possono rappresentare un rischio concreto per i consumatori, soprattutto alla luce del crescente numero di truffe digitali”.

Mario Vercesi, amministratore delegato di Gattinoni Travel, sottolinea inoltre il ruolo delle associazioni di categoria: “Il tema è attualmente oggetto di confronto sui tavoli associativi. In tal senso, ci allineiamo alla posizione espressa da Fto, che condividiamo, anche nella convinzione che il recepimento della direttiva possa avvenire secondo modalità che rispettino le esigenze del settore e tutelino il ruolo degli operatori della distribuzione”.

Ora il testo deve affrontare i negoziati interistituzionali, al termine dei quali dovrà essere recepita dai singoli Stati membri.

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