- 11/09/2025 10:18
Pellegrino, Aidit:“Detrazioni fiscaliper le vacanze”
«Il turismo in Italia cresce, ma esclusivamente grazie alla componente straniera», afferma in un’intervista su ilsole24ore.com Domenico Pellegrino, presidente di Aidit - Associazione italiana distribuzione turistica di Federturismo Confindustria. L’estate 2025 ha registrato infatti un calo del 3,2% dei viaggiatori italiani. «La vera discriminante – spiega – è il calo della domanda interna, soprattutto delle famiglie, penalizzate dalla perdita di potere d’acquisto e dagli effetti inflattivi del post-pandemia. Anche i nuovi contratti non bastano a compensare il carovita nei servizi».
Pellegrino sottolinea che i rincari hanno inciso sui pacchetti turistici, con aumenti medi del 10% (ridotti al 5% in presenza di cambi favorevoli), portando a una flessione del 3% del turismo organizzato rispetto al 2024.
Accanto a questa dinamica emerge però un fenomeno nuovo: «Clienti che possono permettersi di viaggiare prenotano con largo anticipo, anche 180 giorni, molto più che in passato. Un cliente su due che va in agenzia parte a Capodanno, febbraio o marzo». È un trend in crescita (+30%) che riguarda soprattutto viaggiatori evoluti, interessati a pacchetti intercontinentali o crociere di alto livello. Parallelamente, chi ha budget limitati riduce la durata: i city break europei passano da 7 a 5 giorni, mentre i viaggi verso altri continenti restano di almeno 9 giorni.
Nelle agenzie di viaggio la classe media è sempre meno presente. Pellegrino rilancia con una proposta concreta: riconoscere fiscalmente il valore della vacanza. «La vacanza fa bene e per farla bene ci si deve affidare a professionisti per non avere sorprese o imprevisti. La vacanza di qualità ha un valore, non solo personale ma anche sociale, ed è riconosciuto persino dalla giurisprudenza. Se si riconosce il danno biologico, perché non riconoscere anche questo fiscalmente?». L’idea è introdurre una detrazione fiscale per i pacchetti turistici acquistati nel circuito organizzato e con pagamenti tracciati, al pari delle spese sanitarie. Secondo Pellegrino, sarebbe un modo per incentivare soggiorni più lunghi – riportandoli a sette giorni – e per favorire l’emersione di molte spese oggi ancora confinate in circuiti poco trasparenti.