• 22/12/2025 08:00

Costi alti, filiera complessaPrevisioni sul futuro dei Saf

L’aviazione mondiale persegue l’obiettivo emissioni zero entro il 2050, ma nel settore aereo la produzione di CO2 continua a crescere. La strada da percorrere verso net zero è, quindi, ancora lunga ed in salita. È questo il quadro emerso dal quarto congresso Pacta, l’associazione che riunisce 19 aziende, 4 università e 7 associazioni e che, attraverso la regia istituzionale di Enac, cerca di aiutare il settore del trasporto aereo verso la decarbonizzazione.

“Abbiamo avuto un ruolo importante per far cambiare direzione all’Europa - ha dichiarato il presidente Enac, Pierluigi Di Palma -. Fino a qualche anno fa il futuro dell’aviazione sembrava puntare solo sull’idrogeno e sull’elettrico, ma se vogliamo ottenere risultati entro il 2050 dobbiamo lavorare sui biocarburanti”.

I nodi e la strategia italiana

L’Italia si pone quindi alla guida di questo percorso, e il viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava ha confermato l’impegno del Governo per facilitare la riconversione delle raffinerie esistenti. Eni ha avviato la produzione di Saf in due raffinerie, una a Gela e una a Venezia. In riconversione ce ne sono altre tre, a Livorno, in Sicilia e a Sannazzaro in Lombardia. Al momento la produzione nazionale è di circa 400mila tonnellate annue, meno di un terzo della necessità attuale del mercato, ma l’obiettivo è arrivare a 5 milioni entro il 2030.

“Il tasso di incremento di CO2 prodotta del settore aereo, nonostante gli sforzi, è ancora marcato, anche a causa di un volume passeggeri in continua crescita”, segnala Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma. Serve quindi un impegno maggiore, soprattutto per affrontare il problema principale, ovvero quello dei costi di produzione, tre volte più alti di quelli dei carburanti tradizionali. Il rischio potrebbe infatti essere che, senza grandi investimenti pubblici, siano i passeggeri a pagare il conto. Mentre intanto la produzione aumenta, emerge un nuovo problema, ovvero quello degli approvvigionamenti delle materie prime. Per questo al congresso Pacta, accanto alle compagnie aeree, ha fatto il suo ingresso ufficiale anche Coldiretti.

Condividi questo articolo