• 30/12/2020 17:16

Voli, tour e alberghi:ecco come si ripartirà

Come si prospetta il nuovo anno? Quali cambiamenti e quali conferme porterà con sé? Mai come ora ci vorrebbe una sfera di cristallo per prevedere le dinamiche che guideranno il settore turistico, ma qualche elemento da cui partire per tentare una previsione c’è già.

A tratteggiare il quadro del 2021 ha pensato Travel Weekly, che ne ha analizzato ogni risvolto, settore per settore.

La lenta rinascita del settore aereo
Sul fronte delle compagnie aeree le perdite continueranno ad aumentare nel 2021 a causa della pandemia da Covid-19, con alcuni importanti vettori internazionali a rischio chiusura. Di pari passo procederà rapidamente lo sviluppo dei test per controllare i passeggeri in viaggio sulle rotte internazionali, e questo malgrado i progressi fatti sul fronte della distribuzione del vaccino.

Agire prima dei vaccini
Occorrerà infatti agire in anticipo, senza aspettare la diffusione di massa della copertura vaccinale, magari investendo in soluzioni tecnologiche per facilitare i viaggi e renderli più sicuri, in modo da scongiurare il protrarsi del blocco agli spostamenti, che sarebbe fatale per il comparto.  

Venendo ai numeri, la Iata prevede che le compagnie aeree nel 2021 perderanno 38,7 miliardi di dollari a livello globale. Una cifra rilevante ma che secondo Brian Pearce, chief economist di Iata, se paragonata alle perdite di 118,5 miliardi di dollari registrate quest'anno rappresenta pur sempre una base di consolidamento per la lenta rinascita del settore.

Fortunatamente le chiusure di attività, almeno per quanto riguarda i vettori statunitensi, saranno improbabili, come spiegato da Judson Rollins della società di consulenza Propel Solutions. La maggior parte dei vettori ha infatti ricevuto in prestito abbastanza denaro per sopravvivere anche per due anni o più di crisi continua.

Al contrario, diversi altri vettori internazionali sarebbero in difficoltà; tra quelli citati da Rollins ci sono Azul, Gol, Interjet, South African, Norwegian, Air Asia X, Thai Airways e Malaysia Airlines.  

I nuovi corridoi turistici
Sul fronte dei test, le compagnie aeree si muoveranno in direzione di un maggiore coordinamento con i governi per creare nuovi corridoi in sostituzione di quarantene e chiusure dei confini. Ad esempio, Delta ha recentemente annunciato questi programmi sulle rotte da Atlanta a Roma e Amsterdam.

Il mare che riparte
Nel 2021 l'industria crocieristica dovrebbe mettere in pratica la tanto sospirata ripartenza a livello globale. In particolare, negli Stati Uniti il ‘No sail order’ emesso dal Cdc ha portato al  totale blocco delle attività e anche ora il piano di navigazione condizionale che lo ha sostituito ha generato una situazione tale per cui la maggior parte delle compagnie internazionali sarà comunque in pausa fino a febbraio.

Come avvenuto per il No sail order, anche il ‘Conditional sailing order’ potrebbe essere modificato o abbandonato se le condizioni della pandemia migliorassero.

Forte domanda per la seconda metà dell'anno
L’urgenza di ripartire è dettata anche dal fatto che da metà marzo non ci sono state praticamente entrate ma solo spese per mantenere le navi in buone condizioni e pagare il personale. E le richieste per il 2021 e oltre indicherebbero comunque che esiste una forte domanda, in particolare per la seconda metà dell’anno prossimo.

I primi viaggi saranno probabilmente incentrati sulle isole private delle compagnie di crociera, ma comunque le destinazioni in tutto il mondo stanno lavorando per tornare al più presto negli itinerari dei crocieristi.

La sfida degli hotel
Dopo un 2020 difficilissimo, si prevede che per il comparto alberghiero la sfida continuerà nel 2021, anche se si cercherà di tagliare ove possibile i costi. "Le spese per molti dei principali marchi alberghieri sono diminuite del 75% - ha affermato Robert Cole, senior research analyst for lodging and leisure travel
di Phocuswright -. E anche nel 2021 si cercherà di risparmiare radicalmente". Durante un panel virtuale alla conferenza internazionale sugli investimenti nel settore dell'ospitalità della New York University il ceo di Choice Hotels, Patrick Pacious, ha aggiunto che è sempre più probabile che i cambiamenti temporanei dei servizi legati a Covid diventino permanenti anche nel 2021. Il suo riferimento è alle nuove pratiche connesse alla pandemia, come le pulizie quotidiane su richiesta e le opzioni più limitate per la colazione.
Invece secondo Bjorn Hanson, consulente e professore al Tisch Center for Hospitality, Tourism and Sports Management della New York University, un plus come il servizio in camera 24 ore su 24 sarà tra i primi a venire gradualmente eliminato, poiché "meno del 2% dei ricavi del servizio in camera proviene tra mezzanotte e le 5 del mattino".

I tour su misura
Gruppi più piccoli. Tour privati. Ampi spazi aperti. Sono questi i temi che hanno dominato i viaggi durante la pandemia e che promettono di rimodellare il settore turistico anche in futuro. La maggior parte dei tour operator attivi sui viaggi guidati afferma di essere sicura che alla fine si tornerà a tour di gruppo più tradizionali. Ma intanto la tendenza a preferire viaggi personalizzati, già in essere prima della pandemia, si è diffusa rapidamente e sono molti i t.o. che stanno rivedendo l’offerta per il 2021 e il 2022. E i gruppi più piccoli saranno la norma, almeno in una fase iniziale.

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