• 02/12/2025 08:30

I 45 anni di Starhotels,Fabri: “Così ci siamo evolutirestando indipendenti”

Radici familiari e visione internazionale. Apparentemente opposti, questi valori diventano complementari in un gruppo alberghiero che ha fatto dell’italianità la propria bandiera: Starhotels. Un gruppo che, in un settore dominato dai grandi player, ha saputo restare indipendente preservando il proprio Dna e arrivando a festeggiare in piena salute i 45 anni dalla fondazione e il centenario della nascita del suo fondatore, Ferruccio Fabri.

“Mio padre - racconta a TTG la presidente e a.d. del gruppo, Elisabetta Fabri - fu un imprenditore illuminato, capace di dare forma a una visione e trasformarla in un gruppo d’eccellenza. Da lui ho imparato ad ascoltare le intuizioni e ad avere il coraggio di andare controcorrente quando necessario”.

“La solidità di una governance familiare - aggiunge - ci ha consentito di affrontare le sfide con resilienza, mentre la capacità di guardare oltre i confini ha aperto la strada a una crescita strategica”.

Ecco dunque che Starhotels ha saputo far evolvere il proprio modello, passando da hotel standardizzati a una collezione di proprietà uniche - 32 strutture e oltre 4.500 camere e residenze in Italia, Londra, Parigi e New York -, con un posizionamento sempre più verso l’alto di gamma. “La nostra forza - sottolinea Fabri - è stata credere nell’eccellenza del servizio, nella valorizzazione del patrimonio immobiliare e in una gestione finanziaria prudente. Questo ci ha permesso di restare indipendenti”.

Duomo Luxury Apartments by Rosa Grand Milano

In che modo questa identità italiana e cosmopolita al tempo stesso si traduce oggi nell’esperienza che il gruppo offre ai suoi ospiti?

L’apertura del The Michelangelo a New York nel 1992 è stata una scelta coraggiosa e lungimirante. Da allora, abbiamo consolidato la presenza in capitali strategiche come Londra e Parigi, rafforzando il posizionamento nel segmento luxury. L’italianità è il nostro tratto distintivo: si traduce in attenzione al dettaglio, calore nell’accoglienza, cultura del bello. Anche all’estero, i nostri hotel raccontano lo stile di vita italiano attraverso design, artigianato e gastronomia.

Hotel Helvetia & Bristol a Firenze

In che direzione si muoverà il gruppo nei prossimi anni? Possiamo aspettarci una crescita ulteriore all’estero o un consolidamento sul territorio italiano?

La nostra strategia si fonda su una crescita sostenibile e selettiva. Continueremo a rafforzare la presenza in Italia, soprattutto nelle destinazioni leisure di alto profilo, e a sviluppare ulteriori modelli di ospitalità come i serviced apartment e i resort. L’apertura dei Teatro Luxury Apartments a Firenze e la prossima riapertura dell’Hermitage Hotel & Resort a Forte dei Marmi nel 2026 sono esempi concreti di questa visione. Guardiamo con interesse anche a opportunità internazionali, ma sempre con coerenza rispetto ai nostri valori: qualità, italianità e attenzione al territorio.

Hotel Helvetia & Bristol a Firenze

Quali sfide e opportunità intravede per un gruppo come Starhotels che punta su un modello di proprietà diretta e gestione familiare in un’epoca di grandi fusioni e standardizzazione del settore?

Siamo corteggiati dai grandi gruppi, ma la nostra visione è diversa: vogliamo essere aggregatori di realtà indipendenti, portando il nostro know-how consolidato e la nostra cultura imprenditoriale per generare performance eccellenti. La centralizzazione delle funzioni e la solidità patrimoniale ci consentono di ottimizzare i costi e garantire eccellenza nel servizio. In questo vedo una grande opportunità per creare intorno a Starhotels il polo italiano dell’ospitalità.

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