- 14/10/2025 12:55
Siti Unesco, brandancora da sfruttareL’analisi di Isnart
Una grande risorsa che non riusciamo a sfruttare appieno: i siti italiani patrimonio Unesco. È quanto emerge dai dati del rapporto ‘Attrattività e posizionamento delle destinazioni siti Unesco per lo sviluppo delle economie locali’ realizzato da Isnart, l’Istituto nazionale ricerche turistiche, per il network Mirabilia.
Il primo dato positivo che emerge è che la motivazione cultura, tra i driver di scelta di una vacanza in Italia, è per il quarto anno consecutivo al primo posto con il 35% delle risposte, percentuale che sale al 40% tra gli stranieri. Il valore aggiunto dei siti Unesco è rappresentato dall’alta riconoscibilità, con il 71% dei visitatori che ha dichiarato come proprio la presenza del sito abbia influito sulla scelta della destinazione.
Vengono attratti turisti di fascia medio-alta, con il 35% che appartiene a un cluster con buona capacità di spesa, che viaggia in coppia e ha più di 50 anni. L’esperienza turistica nei territori Unesco riceve un voto medio di 8,7 su 10, ma il problema resta la capacità attrattiva delle imprese: solo il 45% degli operatori turistici delle zone interessate ne percepiscono il reale valore attrattivo e appena il 24% di loro utilizza il brand Unesco nelle campagne di marketing e comunicazione.