• 30/10/2019 17:13

Crociere, le navi non bastano:il business della terra ferma

Le crociere guardano sempre più verso terra. I giganti dei mari, infatti, sembrano subire una particolare fascinazione per attività che li allontanano dal mare e diversificano, di fatto, le loro linee di business.

Isole private
In principio ci sono state le isole private, una strada battuta con caparbietà da Royal Caribbean International, che con ‘Perfect Day at Coco Cay’, il progetto sviluppato e inaugurato lo scorso anno alle Bahamas, ha fatto da apripista ad altre esperienze. Una fra tutte è Ocean Cay, l’isola privata che Msc Crociere,sempre alle Bahamas, aprirà nei prossimi giorni. L’isola di Rci ospita, fra l’altro, un megaparco acquatico per il divertimento di tutta la famiglia; quella di Msc proporrà attività sportive per tutti, ma anche uno show creato con le luci del faro presente sull’isola o una gita in barca all’insegna del romanticismo con la ‘Honeymoon Harbour Stingray Adventure’  o con il ‘Sunset Beach Picnic’.

Le due isole non sono destinate a rimanere esperienze isolate: Msc ha infatti già in programma l’apertura di un’altra destinazione riservata ai crocieristi, Sir Bani Yas Island negli Emirati, mentre Royal “nell’arco dei prossimi cinque anni vedrà lo sviluppo di altre isole in giro per il mondo” ha raccontato Silvio Ciprietti in un’intervista a TTG Italia, anticipando la nuova apertura che sarà a Vanuatu.

Il Beach Club
E non è finita qui. Sempre Rci si lancia in una nuova avventura: ha infatti deciso di debuttare anche nel mondo dei Beach Club, questa formula che assicura una vita da spiaggia particolare, con tutti i comfort di un resort. Il primo Beach Club firmato Royal Caribbean è previsto in apertura nel 2021 ad Antigua.

Le crociere, quindi, sembrano cercare nuovi spazi in aree di business sempre più lontane dal loro core, proponendosi ormai come aziende che propongono format di divertimento a tutto campo.

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