Il Ministero chiede l’asseverazione per i contributi Covid. Interviene Aiav: “Non previsto dal decreto”

“Nelle ultime ore numerose agenzie di viaggio classificate come ‘ammesse con riserva’ ai contributi residuali Covid hanno ricevuto una Pec dal Ministero del Turismo, con cui viene richiesto – entro soli 15 giorni – di produrre un’asseverazione redatta da un revisore ‘terzo’ iscritto all’Albo dei Revisori Contabili, dunque diverso dal professionista che aveva già predisposto la documentazione precedente”.

Questa la segnalazione che arriva da Aiav, in merito a una richiesta di ulteriore documentazione per alcune agenzie di viaggi in merito ai contributi ricevuti per far fronte al calo di fatturato legato alle misure messe in atto per arginare la pandemia. Secondo le stime dell’associazione, produrre il documento richiesto costerebbe tra i mille e i 1.200 euro.

La nota di Aiav prosegue: “l’Avvocato Scaletta, legale dell’associazione, “ha evidenziato come la richiesta ministeriale potrebbe introdurre un requisito ex post non contemplato nel testo originario del provvedimento: ‘Vanno chiarite le ragioni di una tale richiesta – spiega il legale – ed i suoi presupposti’”.

Aiav ha già avviato un confronto istituzionale con l’onorevole Gianluca Caramanna, consigliere del Ministro del Turismo, e con il direttore generale Federico Lasco, “da cui si attendono maggiori chiarimenti - precisa l’associazione -: dalle prime interlocuzioni parrebbe che la richiesta dell’asseverazione di un revisore terzo non costituisca un obbligo univoco, ma un’ulteriore possibilità per coloro che, ammessi, con riserva, non dovessero riuscire a dimostrare la propria regolarità in altro modo (ad esempio producendo idonea documentazione o semplicemente firmando i documenti corretti)”.

“Le agenzie non possono essere poste di fronte a un adempimento oneroso e imprevisto – dichiara il presidente Aiav Fulvio Avataneo –. Siamo fiduciosi che il Ministero saprà ascoltare le istanze del comparto, nell’interesse della tenuta economica del settore”.

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