Un trappolone che ha fatto saltare la fase di calma tra le varie associazioni. Di trappolone parla Enrica Montanucci, presidente Maavi, che dopo il parere finale “di ben 4 legali” si scaglia contro la piattaforma Tad di Ryanair. Quella piattaforma che dovrebbe riavvicinare la compagnia aerea irlandese e le agenzie di viaggi.
“Si tratta di un incarico alla vendita che pone limiti allucinanti - spiega Montanucci a TTG Italia - Abbiamo inoltrato ricorso all’Autorità Garante della Concorrenza perché siamo andati oltre i limiti. Ci sono motivi molto validi per avere forti timori su questo accordo. Siamo una stamperia di biglietti per Ryanair e poco più, visto che non possiamo dare assistenza in nessun modo. È stato eliminato ogni diritto di rivolgersi a un arbitro terzo per le controversie e una serie di altre clausole poco entusiasmanti, direi”.
Secondo Maavi con Tad il vettore low cost ha messo a punto un modo astuto per limitare le agenzie mostrando però una certa apertura al tradizionale. I legali di altre associazione come Fto e Aidit hanno analizzato l'intesa e il risultato finale, dice Montanucci, è molto simile a Maavi. “È un’intesa poco trasparente a completa tutela di Ryanair e il mio pensiero si sposa con quello di Milani di Fto e Pellegrino di Aidit. L’abuso di posizione è chiaro, ora serve l’intervento di Agcm. Se apre le porte a questa piattaforma l’agenzia rischia grosso. Lo dico a tutti colleghi, fate molta attenzione”.