La querelle tra Aeroitalia e i liquidatori di Air Italy sull’utilizzo di quest’ultimo marchio da parte del vettore guidato da Gaetano Intrieri sembra destinata a durare a lungo e si preannunciano battaglie a colpi di carte bollate. Con un esito finale che potrebbe pendere da una parte o dall’altra in base all’interpretazione di una serie di cavilli legati appunto alle regole sulle registrazioni dei marchi.
Secondo quanto riportato da Corriere.it, dopo la ‘diffida’ ad Aeroitalia da parte dei liquidatori, il ceo della compagnia aerea Intrieri ha ribadito di volere continuare sulla propria strada, appellandosi a una situazione: il brand Air Italy, al momento del nuovo utilizzo previsto intorno al mese di febbraio del prossimo anno, sarebbe inutilizzato da più di 5 anni. Per questo il manager avrebbe proseguito con la registrazione come da piano per il cambio nome, necessario dopo che Ita Airways aveva vinto la causa su marchio e nome di Aeroitalia, troppo simile ad Alitalia.
Da parte loro i liquidatori ribadiscono la loro posizione e mantengono la ‘minaccia’ “di valutare ogni opportuna iniziativa a tutela dei propri diritti e della propria immagine”, come scritto in un comunicato. Sempre secondo il Corriere, comunque, Aeroitalia avrebbe in programma anche un piano B con un altro nome in registrazione: Fly Italic.