Bagagli gratis e indennizzi
Vettori contro le regole Ue

La tregua tra i vettori del Vecchio Continente e il Parlamento europeo sembra essere finita e le prime, per bocca di Airlines4Europe, che raggruppa alcuni dei principali vettori major e low cost europei, tornano alla carica. E lanciano un allarme: se le riforme su bagagli e indennizzi per ritardi passeranno ci sarà inevitabilmente un rincaro dei prezzi dei biglietti. “Esattamente il contrario di quello che i passeggeri vogliono”, puntualizza A4E in una lettera al Parlamento.

«Non esiste nulla di positivo nella riforma dell'EU261 - sottolinea Ourania Georgoutsakou, managing director di A4E -. I passeggeri hanno esigenze diverse, e solo loro dovrebbero decidere quali servizi vogliono pagare – non i regolatori. La legge riformata deve trovare un equilibrio giusto tra la protezione dei passeggeri, il funzionamento pratico dell'aviazione e il mantenimento dell'accessibilità del volo”.

Tema trolley

Nel mirino in primo luogo c’è la questione del bagaglio gratis (trolley) a bordo: il Parlamento Europeo ha proposto che ai passeggeri venga assegnato un secondo bagaglio a mano, senza costi aggiuntivi. Tuttavia, quasi la metà (47%) dei passeggeri che hanno volato negli ultimi dodici mesi preferirebbe pagare una tariffa base più bassa, che include un solo piccolo bagaglio a mano, con un costo aggiuntivo per bagagli a mano più grandi, rendendola la scelta preferita tra i consumatori, secondo un sondaggio condotto proprio dall’associazione.

“Inoltre, tra tutti i passeggeri che hanno viaggiato negli ultimi 12 mesi – si legge nel comunicato -, il 28% ha viaggiato solo con un piccolo bagaglio a mano che si adatta sotto il sedile davanti a loro. Secondo l'attuale proposta del Parlamento, questi passeggeri sarebbero obbligati a pagare tariffe più alte per compensare il bagaglio extra “gratuito” per tutti i passeggeri”.

Compensazioni

Sul tema compensazioni, A4E cita invece un sondaggio Yougov secondo il quale la massima priorità dei passeggeri (48%) è arrivare a destinazione il più rapidamente possibile. “Tuttavia, soglie arbitrarie di tre ore per il risarcimento dei ritardi lasciano alle compagnie aeree poco tempo per far arrivare aerei o equipaggi di riserva – prosegue il documento -. Estendere questa finestra potrebbe ridurre i ritardi fino al 40%, consentendo alle compagnie aeree di avere abbastanza tempo per inviare aerei e equipaggi sostitutivi, rispetto ad attendere lunghi tempi di riparazione”.

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