ACI Europe ha presentato il suo rapporto semestrale: “I dati positivi, confermati mese dopo mese, dimostrano che ormai il settore ha voltato pagina, raggiungendo e superando i livelli del 2019”, ha dichiarato Oliver Jankovec, direttore generale di ACI Europe, che ha registrato un +9% nel primo semestre 2024 rispetto lo stesso periodo pre covid. Meglio i primi 3 mesi di quest’anno, con un +10%, rispetto al secondo trimestre che rallenta e cresce solo dell’8%. Positivo anche il volume dei passeggeri, con +0,4%.
La ripresa però non è omogenea. Crescono di più mercati come Polonia (+24,5%), Grecia (+23,9%), Malta (+19,1%), Lussemburgo (+16,9%), Portogallo (+14,2%) e Croazia (+13,6%). A trainare qui sono soprattutto le low cost. Al contrario Paesi come Finlandia, Slovenia, Bulgaria e Svezia registrano tutti valori negativi oltre il 20%. A pesare, nel Nord ed Est Europa, è soprattutto la chiusura dei cieli russi, sanzione che ad esempio non colpisce realtà come l'Uzbekistan, che registra un +202% o l'Armenia (+78%) e il Kazakistan (+67%).
Le sanzioni, sempre grazie alle low cost, paradossalmente hanno avuto riflessi positivi anche in Europa, ad esempio su Tirana, che nei primi sei mesi del 2024 segna un +243%. I primi cinque aeroporti europei in termini assoluti di passeggeri del Vecchio Continente risultano essere nell'ordine Londra Heatrow, Istanbul, Parigi, Amsterdam e Madrid.
Sul fronte italiano buone le notizie in quasi tutti i principali scali dello Stivale. Roma Fiumicino è il secondo per crescita tra i grandi hub d'Europa. Nella categoria Large, Milano Bergamo è secondo, mentre Catania quarto. Tra gli aeroporti di medie dimensioni Trapani è terzo con +125% rispetto il 2019, e nei piccoli scali Perugia si piazza seconda grazie al +130%.