La strategia degli “alternative hubs” di Condor Airlines conquista il trade italiano. Dopo due mesi di incontri ed eventi con agenzie di viaggi, Dmc ed enti del turismo, seguiti al lancio del nuovo volo diretto Milano Malpensa-Francoforte, la compagnia ha visto un’impennata delle proprie prenotazioni sul mercato nazionale.
“Lo scalo tedesco intercetta al momento un 15-20% di domanda point-to-point - spiega Lorna Dalziel, area manager Italy Condor Airlines - ma grazie alla nostra vocazione leisure, comincia a essere percepito come testa di ponte per scoprire territori poco noti della Germania centro-occidentale, oltre che come ottima soluzione corporate. Analoga propensione stiamo rilevando su alcuni aeroporti meno popolari ad esso collegati, come Vancouver in Canada o Panama City”.
Le partnership attivate per implementare la propria capillarità, quali quelle con WestJet, Alaska o Copa, consentono infatti di strutturare circuiti di visita che decentrano i flussi rispetto ai grandi hub del Nord America o del Centro America, soddisfacendo pienamente la propensione delle agenzie di viaggi e dei tour operator a diversificare la propria offerta (non a caso sono in forte crescita anche le richieste di attivare connessioni NDC). “Proprio per presentare meglio queste nuove opportunità di programmazione - aggiunge Dalziel - a ottobre parteciperemo a TTG Travel Experience con un nostro stand, anche perché siamo interessati a raggiungere nuovi accordi che facilitino l’accesso ai nostri 14 voli giornalieri da Milano e 7 da Roma, oltre ai 7 da Palermo e a quelli dalla Sardegna, attraverso un rafforzamento dell’intermodalità, soprattutto dal Sud Italia”.
L’obiettivo è quello di essere una compagnia aperta a ogni target di clientela, “perché il nostro grande vantaggio sul mercato aereo è disporre di una flessibilità strategica maggiore rispetto alle compagnie di bandiera e l’arrivo di 43 Airbus 320neo entro il 2028, in aggiunta ai più di 50 veicoli attuali, conferirà un’ulteriore spinta su mercati ottimamente avviati come l’Africa Australe, i Caraibi e l’Asia”, conclude.