Proseguono le indagini sull’incidente aereo di Air India di ieri che è costato la vita a 290 persone tra passeggeri, membri dell’equipaggio e gente comune che si trovava nella zona dove il velivolo è precipitato meno di trenta secondo dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad. In questa fase si stanno analizzando in primis tutte le immagini disponibili delle telecamere posizionate nella zona e che mettono in luce in particolare il fatto che il B787 Dreamliner abbia avuto difficoltà a prendere quota, perdendo poi subito potenza.
Gli elementi certi al momento sarebbero il segnale d’allarme lanciato dai piloti e il fatto che il B787 abbia preso poca rincorsa per il decollo come emerge dai dati dei radar, acquistando così probabilmente poca potenza. Tutti questi elementi lasciano aperte diverse ipotesi, dall’errore umano al bird strike fino a un’avaria dell’aereo (eventualità, quest’ultima, che metterebbe nuovamente in difficoltà la Boeing dopo le vicende del 737). Migliori riscontri si potranno avere comunque solo dopo il recupero della scatola nera.