Tap, si affacciano
altri pretendenti
per l’acquisizione

Si avvicina il termine ultimo fissato dal governo portoghese per le aziende che desiderano partecipare al processo di privatizzazione di Tap. La presentazione delle offerte scadrà, infatti, il 22 novembre e lo Stato, che detiene il 100% della compagnia aerea, intende cedere fino al 49,9% del suo capitale (44,9% per gli investitori e 5% per i dipendenti).

Oltre ad Air France Klm si stanno facendo avanti altri pretendenti come Iag, il gruppo che include Iberia, British Airways, Vueling, Aer Lingus e Level. Luis Gallego ha infatti dichiarato che Iag sta ancora analizzando le condizioni poste dal governo portoghese e che verrà presa una decisione sulla base di tale analisi. “Da un punto di vista strategico - ha aggiunto l’amministratore delegato di Iag -, potrebbe essere interessante per Iag per la presenza di Tap in Brasile, dove non abbiamo molta capacità, e nelle destinazioni africane”. A suo avviso l’accordo sarebbe inoltre “sensato per entrambe le parti, perché il modo migliore per Tap di svilupparsi è entrare a far parte del gruppo europeo che meglio sviluppa compagnie aeree”.

Le condizioni

Anche il Gruppo Lufthansa parrebbe interessato all’acquisizione, ma non ha ancora presentato una proposta. Una volta scaduto il termine ultimo del 22 novembre, i prossimi passi saranno annunciati all’inizio del 2026, quando il governo portoghese deciderà con chi procedere alla vendita parziale.

Intanto, come spiega Hosteltur, Air France Klm ha annunciato che presenterà la sua proposta entro la fine di novembre. L’amministratore delegato del gruppo franco-olandese, Benjamin Smith, ha confermato alla stampa di aver formalizzato il proprio interesse e che “tra due mesi sapremo se le trattative stanno procedendo bene”.

Tra le condizioni imposte dal Portogallo quelle per cui l’offerente dev’essere una compagnia aerea o un gruppo guidato da compagnie aeree con un fatturato annuo superiore a 5 miliardi di euro in almeno uno degli ultimi tre esercizi finanziari. L’acquirente dovrà inoltre impegnarsi a proteggere ed espandere le rotte verso le Azzorre e Madeira, ma anche verso i Paesi di lingua portoghese.

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