Il segreto di Ryanair: nei grandi aeroporti per diventare feeder delle major

L'ingresso in sordina di Ryanair nei grandi aeroporti, come nel caso di Fiumicino, potrebbe nascondere un segreto: trasformare il ruolo del vettore low cost in feeder delle major per smistare i passeggeri dei voli a lungo raggio.

L'idea è stata rilanciata dallo stesso ceo della compagnia Michael O'Leary (nella foto) nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a Londra. Il teorema del top manager parte dal presupposto che i big del trasporto aereo debbano sostenere costi troppo elevati per effettuare i collegamenti brevi all'interno del Vecchio Continente e potrebbero appoggiarsi invece alla fitta rete di Ryanair. "Del resto - commenta O'Leary - se Gruppi come Lufthansa o Air France-Klm stanno creando rami low cost dedicati a questo tipo di voli un motivo ci sarà". Il problema vero, però, secondo il ceo, è che in ogni caso non sono in grado di creare strutture con costi bassi come quelli della sua compagnia.

Messa in campo la proposta, Ryanair mette però in chiaro che non aprirà le porte ad alcun accordo di interlinee: "Saranno le altre compagnie a dovere mettere a punto i loro orari per sfruttare le coincidenze con i nostri collegamenti" aggiunge O'Leary. E per rendere questo meccanismo ancora più efficace sarebbe disposto anche a rompere un altro tabù: l'ingresso a Londra Heathrow.

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