Ryanair chiede di limitare la vendita di alcolici negli scali britannici

“È ingiusto che gli aeroporti possano trarre profitto dalla vendita illimitata di alcol al passeggero, lasciando le compagnie aeree ad affrontare le conseguenze legate alla sicurezza”. Questo il ragionamento, secondo quanto espresso dal chief marketing officer di Ryanair Kenny Jacobs (nella foto), che ha portato la compagnia low cost a chiedere alle autorità regole più severe per la vendita degli alcolici in aeroporto.

Ryanair, in particolare, avrebbe proposto di chiudere la vendita di alcol prima delle 10 e, anche dopo questa ora, limitare a un massimo di due acquisti (da effettuare dietro presentazione della carta di imbarco) per passeggero. Insomma, non più di due bicchieri per uno.

Il problema, secondo il vettore, si presenterebbe in particolare “durante i ritardi dei voli, quando gli aeroporti non applicano alcun limite alla vendita di alcol in bar e ristoranti”, ha affermato ancora Jacobs, in base a quanto riportato da travelmole.com. Il tutto, sottolinea la compagnia, per evitare comportamenti pericolosi da parte di passeggeri ‘alticci’.

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