Il pressing di Lufthansasulla vendita di Alitalia

Lufthansa cala il carico da 90 sulla vicenda Alitalia. Il ceo del colosso tedesco Carsten Spohr si appella all’Unione europea perché faccia pressione sull’Italia, affinché trovi una soluzione alla crisi di Az.

L’appello all’Europa arriva dal numero uno del gruppo tedesco da Bruxelles, dove ieri si è tenuto l’Airlines4Europe Aviation Summit. Un’occasione di grande visibilità, in cui i principali vettori europei hanno fatto il punto sullo stato dell’arte dell’aviazione europea e sulle prospettive di sviluppo del comparto.

Il pressing di Lh
Oltre a Lufthansa Group erano infatti presenti al summit belga gli altri fondatori dell’associazione nata nel 2016 Air France-Klm, International Airlines Group, Ryanair, easyJet, ma anche gli altri membri di A4E Aegean, airBaltic, Cargolux, Finnair, Icelandair, Jet2.com,  Norwegian, Tap Portugal, Travel Service e Volotea.

Un’occasione buona per il numero uno di Lufthansa di sottolineare anche la necessità di ristrutturare Alitalia, prima che questa venga acquistata. E le condizioni fissate dai tedeschi, già pesanti in prima battuta, ora parlano di tagli tra i 4mila e i 6mila dipendenti.

Ryanair: "Az resti indipendente"
Sul tema Alitalia, però, è intervenuto anche Michael O’Leary, ceo di Ryanair, che nei giorni scorsi aveva pubblicamente lodato a Roma l’operato dei tre commissari Alitalia, sottolineando come la cessione a un vettore terzo come Lufthansa o Air France rischierebbe di trasformare Az in un attore di puro feederaggio.

Il concetto è stato ribadito ieri a Bruxelles dal numero uno della low cost irlandese, come riporta Milano Finanza, ma a questo O’Leary ha anche aggiunto che “è importante evitare che il Governo italiano interferisca dal punto di vista finanziario nella gestione della compagnia, che deve rimanere indipendente e puntare a una quotazione in Borsa”.

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