Norwegian, tutti i perché della crisi

I dubbi sui conti di Norwegian erano già stati sollevati tempo fa dal ceo di Ryanair, Michael O’Leary. Ora a parlare sono i numeri del primo trimestre, che portano alla luce perdite intorno ai 280 milioni di euro.

I segnali erano evidenti già nel 2017 quando lo stesso Bjorn Kjos, chiamato a giustificare i primi numeri in rosso, diceva “non siamo per niente soddisfatti”.

Le ragioni della crisi
A pesare sui conti sembra essere proprio quell’operazione tanto voluta dal vettore e sulla quale ha puntato tutte le sue carte: il lungo raggio low cost. I costi sostenuti per avviare il progetto si sono rivelati non proprio sostenibili, andando a pesare sulle tasche della low fare.

Adesso si aprono due strade per la compagnia. Il ridimensionamento dei piani di espansione e, prima di ogni cosa, il reperimento di liquidità. Nelle intenzioni di Kjos ci sarebbe il coinvolgimento degli investitori nel collocamento privato di azioni per un totale circa 140 milioni di euro e la cessione di 5 Airbus, per scongiurare le profezie di O'Leary.

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