Boeing: 7 milioni di euro al nuovo ceo per riportare in pista il B737 Max

Al momento, il primo obiettivo di Boeing è ricostruire la propria immagine dopo le vicende dell’ultimo anno. Il colosso dell’aeronautica riparte proprio dal cambio di ceo per risollevare l’azienda. Iniziando da un segnale chiaro: la riduzione dello stipendio del manager.

L’ultima polemica, infatti, riguarda proprio gli emolumenti riconosciuti dal Boeing al ceo uscente, sotto la cui reggenza si sono verificati i due incidenti aerei che hanno portato alla messa a terra dei B737 Max.

Il nuovo numero uno, David Calhoun, avrà uno stipendio base di 1,4 milioni di dollari, che potrebbero arrivare al massimo a 11 considerando incentivi e bonus. Cifra lontana dai 15 milioni riconosciuti in media al suo predecessore, Dennis Muilenburg, allontanato dall’azienda non prima di vedersi riconoscere oltre 62 milioni di dollari di buonuscita (cifra, quest’ultima, che non aveva mancato di suscitare polemiche).

Ma, come riporta ilsole24ore.com, il compenso del nuovo manager dipenderà in gran parte dalla capacità di riportare in pista il B737 Max: a questo obiettivo, infatti, sono legati ben 7 degli 11 milioni di cui sopra. E l’obiettivo, infatti, è stato riconosciuto come prioritario dallo stesso Calhoun.

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