Aeroporti italiani,la spaccatura Adr e Save lasciano Assaeroporti

Nel bel mezzo di una delle più pesanti crisi che il trasporto aereo abbia mai dovuto affrontare, gli aeroporti italiani rompono l’unità di rappresentanza che li aveva sempre caratterizzati.

Lo scorso fine settimana, infatti, Adr (Aeroporti di Roma) e Save, la società di gestione degli scali di Venezia, Verona- Villafranca, Brescia-Montichiari, e Treviso-Sant’Angelo, hanno deciso di uscire da Assaeroporti e formare una nuova associazione che va sotto il nome di Aeroporti 2030.

Secondo Repubblica.it, alla base della rottura ci sono questioni di ‘visione’ su temi come sostenibilità, digitalizzazione e  ambiente, anche se la nota rilasciata da Assaeroporti sull’uscita delle due società lascia intendere altro.

“La decisione di Adr e di Save di lasciare l’associazione costituisce un fatto gravissimo per il settore”, dice la nota. Le due società “con questa scelta si assumono una pesante responsabilità nei confronti dell’intera categoria, in un momento in cui era ed è necessaria la massima unità e determinazione per uscire dalla crisi”. Secondo Assaeroporti, infatti, la spaccatura nasce sulla base di una questione di potere “in reazione alla nuova governance”.

La nota definisce la scelta di uscire "grave e scarsamente motivata" e accusa Adr e Save di "aver tassativamente evitato il confronto in seno e fuori dagli organi”.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana