Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel ha restituito alla comunità locale un tassello fondamentale del suo patrimonio storico: il chiostro interno dell’ex convento dei Cappuccini, risalente al XIII secolo, il più antico di Amalfi.
In sinergia con il Comune di Amalfi, guidato dal Sindaco Daniele Milano e sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ABAP per le province di Salerno e Avellino, l’hotel ha promosso l’avvio di un’opera di restauro dei marmi e degli affreschi del chiostro, risalente al 1223. I lavori appena conclusi - eseguiti da Daedalus Restauri, azienda di restauro e conservazione di opere d’arte di Salerno - hanno riguardato, come prima fase, il restauro di reperti archeologici, il cui allestimento sarà prossimamente realizzato in stretta collaborazione e supervisione della competente Soprintendenza, e il recupero dell’affresco con la più antica rappresentazione della città di Amalfi, raffigurante Gesù che appare sul lago Tiberiade a San Pietro.
Il valore della salvaguardia del patrimonio storico
Un progetto che, come fa notare Estelle Vassallo, general manager di Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, “è in perfetta linea con i valori del brand Anantara, che pone forte attenzione alla tutela del patrimonio storico e culturale delle strutture di ospitalità in cui si colloca. Anantara Convento di Amalfi - aggiunge - ne è un esempio virtuoso: struttura di grande fascino è capace di
restituire valore e bellezza al territorio, offrendo al tempo stesso ai suoi ospiti un’esperienza tutta
italiana”.
A conferma dell’attenzione al territorio l’hotel offre esperienze uniche. Figura fondamentale è quella del frate francescano Marcus, che fa rivivere agli ospiti dell’hotel gli aspetti monastici che per secoli hanno accompagnato la storia del convento.