Ciset: fatturato da mezzo miliardo per i congressi internazionali in Italia

Ammonta a 562 milioni di euro il fatturato 2011 del congressuale internazionale in Italia.

È il dato che emerge dal rapporto 'Turismo congressuale in Italia - Mercato e fattori di competitività', elaborato sui dati della Banca d’Italia dal Ciset-Università Ca’ Foscari Venezia.

Il fatturato diretto generato dai congressisti stranieri si traduce anche in 612 euro di spesa media per il viaggio e in 3,4 giorni di permanenza media, mentre il moltiplicatore della spesa relativa a soggiorni pre e post evento o ad accompagnatori, rispetto alla spesa per i soli giorni di congresso, è di 1,7 per i delegati internazionali contro l’1,2 per i nazionali.

Nell’ultimo quinquennio, come illustra il rapporto, il fatturato ha mostrato una maggiore tenuta rispetto all’andamento dei pernottamenti: la permanenza media del congressista internazionale è scesa da 4,4 a 3,4 giorni. "Questo - precisa la ricerca - si è tradotto in un incremento della spesa media per viaggio (+0,5 per cento) e in una crescita più consistente della spesa media pro capite per notte (+5,8 per cento)".

Lombardia, Veneto e Lazio sono le principali regioni di destinazione dei
congressisti esteri, con il 63 per cento del movimento totale.
Il Lazio è la regione dove il turista congressuale spende di più, sia per il viaggio che per il pernottamento. In seconda posizione la Toscana, che è anche la regione che registra la permanenza media più lunga, pari a 4,4 giorni.

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