Calabria e Sicilia: turismo estero motore dell'inbound

Una componente straniera in aumento e una presenza italiana in calo per le stagioni estive di Calabria e Sicilia.

A confermarlo i dati diffusi dall’Osservatorio nazionale del Turismo di Unioncamere che, per la Calabria, nel periodo tra giugno e agosto 2013 registrano un +5,5 per cento di arrivi di stranieri rispetto allo scorso anno e un +4,5 per cento di presenze.

In calo, invece, gli arrivi e le presenze degli italiani che segnano, rispettivamente, -4,4 punti percentuali, per un totale di 691mila arrivi, e -4,7 punti percentuali, pari a 4.816.000 presenze rispetto al 2012.

Nonostante questi numeri, "luglio, che tradizionalmente non è mai stato un mese molto positivo per la Calabria, ha quest’anno retto molto bene per quanto riguarda le presenze degli italiani, grazie anche alla massiccia campagna di promozione avviata dal nostro dipartimento" ha commentato il dirigente generale del Dipartimento Turismo Pasquale Anastasi.

Anche in Sicilia si registra una progressione di presenze di turisti stranieri, +8 per cento, mentre diminuiscono gli italiani. In generale, come sottolinea l’assessore al Turismo regionale Michela Stancheris, "il turismo sull'isola è più del tipo 'mordi e fuggi', che per la maggior parte si basa sulle prenotazioni online. I dati di questa estate ci dicono che gli stranieri ci hanno salvato".

Un dato che fa ben sperare per l'inbound siciliano è quello diffuso da Trivago, che ha stilato una classifica delle 20 migliori città italiane: 4 appartengono alla Sicilia con Ragusa in sesta posizione, Agrigento in decima, Noto in diciassettesima e Catania in diciottesima posizione.

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