Un quadro complicato. Così viene descritta la sintesi dell’analisi “Congiuntura Flash” del Centro studi di Confindustria, che sottolinea il calo dell’export, la debolezza dei consumi e della produzione industriale e il caro elettricità. Eccezione degna di nota, nell’affresco a tinte cupe dello studio, la tenuta dei servizi, trainati dal turismo straniero, un fattore che viene descritto come “contributo rilevante alla crescita”.
Il turismo, quindi, continua a rappresentare un fattore di sostegno per l’economia italiana. La spesa dei turisti stranieri è in aumento e il saldo turistico resta ampiamente positivo, contribuendo in modo significativo ai conti con l’estero e al Pil. In questo contesto, afferma Confindustria, “il settore si conferma un elemento chiave di resilienza, soprattutto in una fase di debolezza dell’industria”.
Il commento di Federturismo
Da via dell’Astronomia le conclusioni sono piuttosto chiare: “Il settore turistico in Italia rappresenta una fetta significativa di Pil e occupati. Negli ultimi anni, la sua crescita ha puntellato la dinamica per altri versi anemica dell’economia italiana: è cruciale rilanciare gli arrivi turistici per continuare a contare su tale motore”.
“La fotografia aggiornata del turismo italiano conferma ciò che da tempo sosteniamo: il turismo non è solo un settore legato al tempo libero, ma una componente economica fondamentale,” ha dichiarato Marina Lalli, Presidente di Federturismo. “In un contesto economico in cui alcune dinamiche settoriali appaiono più contenute, il turismo continua a generare valore, sostenendo la domanda internazionale e consolidando l’attrattività dell’Italia come destinazione globale”.
I dati degli stranieri: aumentano spesa e presenze
La spesa degli stranieri in Italia è stimata a circa 57 miliardi per la fine dell’anno, con un +5,2% sul 2024. Il flusso di turismo in uscita, ovvero gli italiani all’estero, cresce a ritmi minori (+3,1% nel 2025) e resta più basso. Il saldo turistico dell’Italia, quindi, è largamente in attivo e crescente negli ultimi anni (+23 miliardi stimati nel 2025, da +21 nel 2024).
Gli arrivi di turisti stranieri in Italia (75 milioni nel 2025, da 65 nel 2019), pur frenando, continuano a crescere debolmente (+0,9%), mentre calano quelli di turisti italiani (63 milioni, pari ora al 46% del totale, -3,9% nel 2025). In aumento, però, le presenze: +10 milioni, con un picco storico (476 milioni di notti) grazie all’aumento della permanenza media.
I prezzi turistici, infine, sono quelli che crescono di più in Italia: per i prezzi dei “servizi ricettivi e di ristorazione” la variazione acquisita per il 2025 con dati fino a novembre è di +3,4%, più del doppio della dinamica totale dei prezzi al consumo (+1,5%). Oltre a questi, contano anche altri prezzi, come quelli di musei-parchi ugualmente in forte rialzo (+2,9% nel 2025).