Nella sua ultima analisi “Congiuntura Flash”, il Centro studi di Confindustria ha sottolineato quanto il turismo in Italia sia un traino fondamentale per un’economia nazionale stagnante.
Ai numerosi dati raccolti, l’analisi aggiunge che secondo gli ultimi dati dell’Istat, i turisti in Italia nel 2024 si sono distribuiti soprattutto al Nord-Est (38,8%), al Centro (24,7%) e al Nord-Ovest (17,0%). Più basse le presenze al Sud (12,3%) e nelle Isole (7,1%). Le regioni del Nord e del Centro ospitano un turismo in prevalenza straniero (57-58%), mentre quelle del Sud prevalentemente italiano (64%) e le isole registrano delle quote quasi pari (51% di stranieri).
Le grandi città hanno, inoltre, assorbito il 22% delle presenze turistiche in Italia, seguite dai comuni con vocazione marittima (19%), soggetti però a una maggiore stagionalità. La provincia di Roma e quella di Venezia da sole hanno registrato rispettivamente 47 e 38 milioni di notti trascorse dai turisti, ovvero il 10% e l’8% del totale delle presenze turistiche nel 2024.
Nei cosiddetti “brand” turistici territoriali, conclude Confindustria, ovvero territori geografici o aree specifiche con un’identità forte e un’immagine ben definita a livello internazionale, nel 2024 sono state trascorse 133 milioni di notti (il 29%). I turisti si sono concentrati soprattutto sul Lago di Garda e la Riviera Romagnola, che assorbono ciascuno circa un quinto delle presenze nei “brand”, con una netta prevalenza di stranieri nel primo caso (22 milioni contro 4), di italiani nel secondo (20 milioni contro 6).