Enit: entro fine anno
60,4 miliardi di euro
dai turisti stranieri

Enit ha partecipato al terzo ‘Forum nazionale sul turismo sostenibile e i patrimoni dell’umanità’, un appuntamento promosso da Regione Veneto e dedicato all’analisi dei principali trend che stanno trasformando il settore turistico. Secondo le stime presentate da Enit all’evento a CastelBrando (Treviso), entro la fine del 2025 il turismo genererà 237,4 miliardi di euro di Pil, con una prospettiva di crescita che potrebbe portare il settore a raggiungere 282,6 miliardi nel prossimo decennio.

I dati sulla spesa turistica

I dati dei primi sette mesi del 2025 confermano il forte momentum: l’Italia è seconda in Europa per presenze internazionali (151,8 milioni) e per totale dei soggiorni (268,4 milioni), mentre sul fronte domestico registra 116,6 milioni di pernottamenti. Complessivamente, da gennaio a luglio, si osserva una crescita del +5,7% delle presenze ricettive, che sale al +10,4% considerando le sole presenze internazionali. Il turismo straniero ha generato quasi 25 miliardi di euro nel primo semestre, contribuendo a un saldo della bilancia turistica di 9,2 miliardi (+6,5%).

La spesa turistica continua a crescere: per il 2024 si stimano consumi pari a 122,6 miliardi da parte degli italiani e 55,2 miliardi da parte degli stranieri. Le previsioni per il 2025 indicano un incremento, con 60,4 miliardi di consumi turistici stranieri e 124,6 miliardi domestici. Le motivazioni principali dei viaggiatori internazionali restano la vacanza, i viaggi di lavoro e il turismo delle radici, quest’ultimo in forte ascesa: da 5 milioni di visitatori nel 2014 si è passati a 7,7 milioni in dieci anni (+53%).

Crescita parametrata su indicatori Esg

Accanto ai risultati economici, il Forum ha posto particolare attenzione sulla sostenibilità: tra il 2019 e il 2023 l’intensità delle emissioni di gas serra legate al turismo è diminuita del 2,9%, mentre il consumo di acqua dolce per mille dollari di Pil turistico si attesta al 15,5%, ben al di sotto della media mondiale del 28%.

Anche sul fronte occupazionale il settore mostra segnali positivi: 1,34 milioni di posti di lavoro femminili nella filiera diretta e indiretta, il 48,6% dell’occupazione totale del comparto, oltre la media europea. Cresce anche l’occupazione ad alta retribuzione (17,1%) e diminuisce la disoccupazione giovanile, con 134.000 giovani impiegati direttamente nel turismo.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo