“Dati che indicano un segnale forte che premia il lavoro di imprenditori e operatori del settore e le politiche e la strategia di promozione del Ministero per valorizzare l’Italia come destinazione culturale, esperienziale e sostenibile”. Così Daniela Santanché commenta i numeri rilasciati da Bankitalia nell’Indagine sul turismo internazionale relativa al 2024. Numeri che confermano la crescita, con oltre 54 miliardi di euro di spesa turistica straniera e un surplus record di 21,3 miliardi nella bilancia turistica italiana nel 2024.
I dati continuano in positivo: il Mitur ha, infatti, sviluppato le statistiche del primo trimestre 2025, che vedono oltre 8,6 miliardi di euro di spesa turistica estera (+6,44% sul 2024 e +29,13% sul 2019) e presenze a quasi +7% sul 2019; in particolare, l’Italia è la seconda destinazione europea per crescita delle presenze turistiche rispetto al 2019, con un +8,3%, dietro alla sola Spagna (+11,2%). Protagonista assoluta la componente straniera, che, in termini di presenze, cresce del +16% circa sul 2019 e del +1,63% sul 2024.
Si rafforza quindi la posizione dell’Italia come destinazione di valore nel contesto internazionale.
Nel dettaglio, per Bankitalia la spesa dei viaggiatori internazionali è cresciuta del +5% in termini nominali rispetto al 2023, un dato che – spiega il Ministero – assume valore ancora maggiore in un contesto di normalizzazione post-pandemia, segnando il passaggio a un turismo “di qualità, che genera valore reale sui territori”.
Trend positivo anche per il primo trimestre 2025: +6,4% della spesa straniera e +15% del saldo attivo della bilancia turistica rispetto allo stesso periodo del 2024. “Non dobbiamo più contare solo le presenze- sottolinea Santanché - ma le risorse che i visitatori lasciano sul territorio, generando sviluppo locale”. I dati mostrano una crescita diffusa sia dai mercati Ue (+6%) che extra Ue (+6%), a conferma del doppio canale continentale e intercontinentale su cui si muove il turismo incoming.
A marzo, la spesa degli stranieri in Italia ha raggiunto i 3,2 miliardi di euro, contro i 2,6 miliardi degli italiani all’estero. Anche l’outgoing registra un aumento del 5%, spinto dai viaggi extra Ue (+7%). Il turismo italiano si conferma così non solo come potente attrattore di flussi internazionali, ma anche come motore di export dei servizi.
“Continuiamo su questa rotta – conclude Santanchè – valorizzando i segmenti ad alto valore aggiunto e innovando l’offerta per restare competitivi sui mercati globali”.