Quel rissoso, carissimo, irascibile. Michael O’Leary come Braccio di Ferro.
Perché questo manager irlandese ha fatto la storia del trasporto aereo, anzi è un pezzo di storia del trasporto aereo. Ryanair festeggia 30 anni di attività, ma una lunga fetta della sua vita, la più importante e nobile, porta il segno di O’Leary. Ha scardinato un sistema che sembrava intoccabile, costringendo tutte le compagnie aeree del mondo a fare i conti con la sua Ryanair. L’amministratore delegato della compagnia fondata da Tony Ryan è stato capace di fare saltare il banco inventandosi campagne di marketing irriverenti, sfruttando anche marchi noti.
Qualche volta gli è andata male, perché i diretti interessati hanno fatto il diavolo a quattro minacciando cause, ma nella maggior parte dei casi ha 'bucato' il mercato conquistando spazi e tanti clienti.
Perché la sua crescita di passeggeri è stata continua anche nelle fasi in cui l’economia mondiale arretrava.
O’Leary non si è mai tirato indietro negli ultimi 10 anni cercando la battuta o il colpo a effetto, sempre.
A volte anche quando non era il caso.
Negli ultimi tempi sembra aver rallentato il passo (gli anni passano) e qualche settimana fa si è seduto al tavolo con i principali manager dei vettori europei per chiedere a Bruxelles nuove regole per ridare impulso alla crescita del trasporto aereo.
Una volta non sarebbe mai andato a queste riunioni. Anzi avrebbe colto l’occasione per fare qualche sparata sui presenti convocando una conferenza stampa al volo.
I tempi cambiano, ma se veramente O’Leary intende entrare anche nel lungo raggio con i voli a basso costo dovrà mettere sul piatto una delle sue invenzioni.
Perché l’avanzata senza freni dei vettori del Golfo non si ferma con le tariffe e basta. Servirà Michael in piena forma.
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