Il mondo si getta alle spalle la pandemia,gli ultimi Paesi che eliminano le restrizioni

Se per gli Stati Uniti i controlli sulle vaccinazioni anti Covid dei visitatori in entrata proseguiranno fino all’11 maggio, in molti altri Paesi del continente sono già un retaggio del passato.
In Canada, ad esempio, l’obbligo di presentare il Green Pass all’ingresso è decaduto già dal 1 giugno 2022, mentre dal 17 marzo 2023 sono state eliminate le restrizioni, introdotte il 5 gennaio, riguardanti tutti i viaggiatori che giungessero in Canada con un volo dalla Repubblica popolare cinese, Hong Kong o Macao. In base a quanto riportato dal sito della Farnesina viaggiaresicuri.it non è quindi più richiesta alcuna prova di un test Covid 19 con risultato negativo.  

Porte aperte in Messico e Honduras
Anche in Messico non ci sono particolari misure restrittive legate al Covid, per quanto riguarda l’ingresso nel Paese per via aerea. All’arrivo, riporta il sito del Ministero degli Esteri, le autorita di migrazione possono tuttavia chiedere copia di un biglietto di uscita dal Messico entro 180 giorni, oltre a delle prenotazioni alberghiere, riservandosi di negare l’ingresso, in caso di mancanza della documentazione prevista. Le frontiere via terra e via aerea con Stati Uniti, Guatemala e Belize sono aperte.

Aperte anche le frontiere aeree in Honduras attraverso gli aeroporti internazionali di Roatan, Palmerola-Comayagua, Toncontin, San Pedro Sula e La Ceiba.
Dal 22 marzo 2023 i viaggiatori non sono più tenuti a fornire la prova della vaccinazione o il risultato negativo del test prima dell'ingresso in Honduras. Le compagnie aeree potrebbero comunque richiedere ulteriore documentazione prima dell'imbarco.
I viaggiatori devono registrarsi su- https://prechequeo.inm.gob.hn/  nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel Paese e compilare la Scheda di Vigilanza Epidemiologica.

Anche la Colombia ha finalmente detto basta alle restrizioni e, dal 5 aprile scorso, non richiede più vaccinazioni o test ai visitatori in arrivo. Ogni viaggiatore deve comunque compilare - prima della partenza - il modello Check-Mig https://apps.migracioncolombia.gov.co/pre-registro/public/preregistro.jsf; in caso di mancata compilazione del modello le compagnie aeree potranno avvalersi della facoltà di non consentire l’imbarco.

La situazione del Brasile
Tra i Paesi che mantengono ancora le restrizioni nel continente americano c’è il Brasile, che richiede ai cittadini brasiliani o stranieri maggiori di 12 anni la presentazione di un certificato di vaccinazione completa contro il Covid-19, in formato cartaceo o elettronico ed in lingua portoghese, spagnola o inglese, oppure la prova della realizzazione, un giorno prima dell'imbarco, di un test Covid-19 di tipo antigeno o molecolare con risultato negativo. Non sono accettati attestati di guarigione dal Covid-19 in luogo del certificato di vaccinazione o del test.

In Perù, invece, le autorità hanno disposto la fine dello stato di emergenza nazionale per pandemia a partire già dal 28 ottobre 2022.
Per contro in Argentina le autorità locali possono chiedere, anche in maniera variabile, i certificati vaccinali Covid: il sito della Farnesina consiglia pertanto di tenere il certificato con sé - ove disponibile - durante il viaggio e l’intera permanenza nel Paese.

Il Nord Africa
Tra i Paesi che hanno eliminato ultimamente le restrizioni in Nord Africa l’aggiornamento del 4 aprile del sito viaggiaresicuri.it cita la Tunisia dove, a seguito del miglioramento degli indicatori relativi alla pandemia, le autorità hanno disposto per tutti i viaggiatori in ingresso in Tunisia l’esenzione dall’obbligo di presentazione del pass vaccinale e del test RT – PCR (tampone nasofaringeo) o del test antigenico (TDR-Ag).

In Marocco, invece, la revoca delle restrizioni sanitarie è stata applicata già dal 30 settembre 2022. Ancora valido, tuttavia, il divieto d’ingresso, disposto dal 3 gennaio 2023 e fino a nuovo avviso, a tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina, indipendentemente dalla propria nazionalità.

Cambiando continente, in Asia il governo della Thailandia, annullando il provvedimento del 6 gennaio scorso, ha confermato che - ai fini dell'ingresso nel Paese per via aerea - non sarà più richiesta alcuna attestazione vaccinale, né la negatività al Covid.
Resta in vigore l’obbligo di copertura assicurativa medica per i viaggiatori che, successivamente, si recheranno in Paesi che richiedano un tampone negativo per l’ingresso nel loro territorio.

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