Giappone un anno dopo, la ripresa è una realtà

Il miracolo si è compiuto. Il Giappone turistico sta rinascendo, e lo sta facendo in tempi brevi.

A un anno esatto dal terremoto e dallo tsunami, un evento così catastrofico da metter in ginocchio uno dei maggiori giganti economici mondiali, il Paese ha voltato pagina e si sta riguadagnando la fiducia dei turisti internazionali.

"La ripresa dell'inbound giapponese è molto più rapida di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere dodici mesi fa - commenta David Sconwsill, presidente del World Travel & Tourism Council, Wttc -. Grazie all'aiuto di una forte strategia di marketing, il Giappone è aperto e pronto per il business".

Ed è proprio sul fronte del marketing che la Japan Tourism Agency si è mossa negli scorsi mesi, con un'iniziativa che ha distribuito 10mila voli gratuiti ad altrettanti viaggiatori chiedendo loro in cambio di scrivere un commento sulle loro esperienze in Giappone, da pubblicare poi sul web.

La determinatezza dell'ente ha sortito il suo effetto. Secondo il Wttc, infatti, se il 2011 si è concluso con una flessione complessiva del 28% nel numero di arrivi, scesi dagli 8,6 milioni del 2011 a 6,2, già da gennaio 2012 il gap con l'anno precedente si è ridotto: il mese, infatti, si è chiuso con soli 4 punti percentuali di calo rispetto a gennaio 2011.

Secondo le stime Wttc il 2012 dovrebbe terminare, per il Giappone, con il pieno recupero del business. Si prevede, infatti, che le entrate turistiche arriveranno a superare anche quelle del 2010, passando dai 128,5 miliardi di dollari di due anni fa a 129 miliardi. Se il trend sarà confermato, il Giappone potrà finalmente archiviare per sempre, e forse anche tentare di dimenticare, il suo annus horribilis.

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