Incomincia ad avere concreti effetti sul turismo la crisi diplomatica tra Cina e Giappone, che si sta allargando sempre di più. Sono già mezzo milione i biglietti aerei tra i due Paesi annullati in pochi giorni, ultima mossa nella strategia della tensione iniziata il 7 novembre con le parole della nuova premier giapponese Sanae Takaichi, che aveva ipotizzato un intervento militare giapponese a difesa di Taiwan in caso di attacco.
Una dichiarazione giudicata da Pechino provocatoria e diretta contro la propria sovranità sull’isola. La reazione cinese è stata immediata, con l’ambasciata a Tokyo che ha parlato di affermazioni inaccettabili. Subito dopo i due Paesi hanno convocato i rispettivi ambasciatori e Tokyo, spiega ilsole24ore.com, ha invitato i propri cittadini in Cina alla prudenza, mentre l’ambasciata giapponese a Pechino raccomanda di prestare attenzione all’ambiente circostante ed evitare i luoghi affollati o associati alla presenza di giapponesi.
Oltre ai voli cancellati, i media giapponesi riferiscono che Pechino è pronta a sospendere le importazioni di prodotti ittici dal Giappone. Una misura formalmente legata al monitoraggio delle acque trattate rilasciate dall’impianto di Fukushima. La Cina aveva già imposto un primo divieto nel 2023 e aveva appena ripreso ad acquistare parte dei prodotti marini giapponesi. La tensione tra le due nazioni continua a crescere.