Bruxelles inasprisce le regole sui visti per i cittadini russi, imponendo l’obbligo di richiedere un’autorizzazione per ogni singolo ingresso nell’Unione europea e abolendo i visti a ingressi multipli o di lunga validità. Come riporta repubblica.it, la decisione, annunciata dalla Commissione europea, nasce “alla luce dei crescenti rischi per la sicurezza derivanti dalla guerra di aggressione ingiustificata e immotivata della Russia contro l’Ucraina”, tra cui la militarizzazione dell’immigrazione, atti di sabotaggio e il possibile uso improprio dei visti.
L’obiettivo è quello di rafforzare il controllo sulle minacce all’ordine pubblico e alla sicurezza interna, pur mantenendo alcune eccezioni mirate. Potranno infatti beneficiare di deroghe giornalisti indipendenti, difensori dei diritti umani e oppositori del regime russo, oltre ai familiari stretti di cittadini dell’Ue o di russi residenti legalmente in Europa — coniugi, figli e genitori — e ai lavoratori dei trasporti come marinai, camionisti, autisti di autobus e personale ferroviario.
Come ha dichiarato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, “l’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia ha creato il contesto di sicurezza più pericoloso in Europa da decenni. Oggi affrontiamo sabotaggi e attacchi senza precedenti sul nostro territorio, anche tramite droni. Abbiamo il dovere di proteggere i nostri cittadini. Viaggiare e muoversi liberamente nell’Ue è un privilegio, non un diritto scontato”.