Turismo, serve la leggeper agenti e operatori

In alcuni Stati, le normative si sono già adeguate. In Italia, anche se il tempo stringe, un documento non c’è ancora. E, con ogni probabilità, non ci sarà ancora per qualche tempo. La direttiva Pacchetti Ue è ormai in rampa di lancio: tutti i Paesi dell’Europa dovranno renderla operativa entro la metà del prossimo anno (proprio alle soglie del picco di partenze), ma dalle nostre parti si sta ancora attendendo il testo della legge che dovrà recepire le norme varate dall’Unione.

Per il momento, poco o nulla è trapelato: gli incontri con le associazioni del settore sono stati avviati, questo è noto, e sono iniziate le prime riflessioni sui principali temi. Ma i dubbi restano ancora tanti e gli argomenti di dibattito non mancano.

I temi sul tavolo
Si pensi, ad esempio, alla possibilità di  vendere pacchetti per soggetti diversi dalle agenzie di viaggi. Un argomento che non ha mancato di far discutere il settore sia all’estero sia in Italia. Anche perché il mondo degli albergatori vede con favore la possibilità di fornire al cliente anche questo servizio.

Ma la direttiva pacchetti interviene anche sul tema delle indicazioni dei prezzi, che dovranno essere comprensivi di tutti gli elementi che concorrono alla formazione della tariffa, come tasse, diritti d’imbarco e costi aggiuntivi.

Senza contare le tutele per i passeggeri in caso di disservizi: l’Europa prevede infatti che in caso di eventi eccezionali l’organizzatore dovrà sostenere i costi di alloggio e assistenza fino a 3 giorni. Ma la norma riguarderà anche chi vende online, dal momento che uno degli obiettivi della direttiva è proprio quello di equiparate le tutele delle vacanze comprate sul web a quelle dei pacchetti acquistati offline.

In attesa della legge
Tutto questo, però, dovrà essere tradotto in una legge che dovrà entrare in vigore a metà del 2018. Difficile supporre che il testo (nonostante la roadmap tracciata dall’Europa, che prevedeva l’approvazione entro il 2017) veda la luce nei prossimi giorni. Più facile che la formulazione vera e propria slitti al prossimo anno.

Intanto, però, i fronti di discussione rimangono aperti. E i diversi elementi della filiera giocheranno ognuno la loro partita.

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