Editoriale: Barceló, ‘remuntada’ impossibile

Barceló dovrà compiere una vera impresa per entrare sul mercato italiano. Fallito l’assalto a Eden Group, che ha preferito approdare in casa Alpitour, il gruppo spagnolo deve ora decidere come procedere nei prossimi mesi. Scatenare l’artiglieria d’assalto oppure rimanere al coperto in attesa di tempi migliori.

Il management nei mesi scorsi ha parlato a più riprese con estremo interesse del mercato italiano, annunciando anche operazioni di alto profilo. I dossier di alcune aziende italiane sono piovuti sul tavolo del presidente spagnolo, che ha cercato di prendere le redini di Eden per scatenare poi l’attacco al trono italico di Alpitour. Operazione fallita.

Infatti, come tutti sanno, le cose sono andate diversamente e Barceló si trova ora di fronte ad un bivio: mettere sul piatto un investimento forte o dirigere gli sforzi verso altri Paesi.

Nel primo caso il cerchio si è ristretto di molto e anche l’opzione di acquisto di alcune quote Alpitour (in vendita le partecipazioni Wise e Hirsch) appare molto impegnativa. La valutazione del gruppo torinese dopo l’operazione di ingresso di Tamburi è infatti schizzata verso l'alto.

Restano aperti i canali per l’acquisto di alcuni operatori medio-piccoli e di qualche network di agenzie di forte importanza. Nell’opzione 2 resta la possibilità di dirigere forze e denaro su altri obiettivi fuori dall'Italia. Insomma solo una “remuntada” di altri tempi permetterà a Barceló di riprendersi spazio e morale dopo aver perso, male, la partita su Eden.

Twitter@removangelista

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