Il grido del turismo:“Servono aiuti concreti”

Non c’è spazio per il turismo nel dl rilancio. È questa l’amara conclusione cui arriva Astoi dopo l’iter di approvazione del decreto. E l’associazione dei tour operator sottolinea: “Il più completo disinteresse per il turismo organizzato è ormai evidente e tangibile. Il settore non è fatto solo di alberghi e stabilimenti balneari”.

Il risultato delle misure degli ultimi mesi viene definito da Astoi come un “delitto perfetto”: “Da un lato nessun aiuto reale alle imprese del comparto in termini economici, dall’altro si impedisce di fatto che queste imprese si salvino da sole riprendendo la propria attività”. Quest’ultima considerazione è legata alle disposizioni sulla quarantena al rientro il Italia.

Le proposte dell’associazione
Astoi ricorda inoltre le proposte avanzate nelle scorse settimane, dall’incremento del fondo dedicato ai tour operator e alle agenzie di viaggi, a fronte di una perdita del comparto intorno ai 17 miliardi, il prolungamento della cassa integrazione in deroga fino a dicembre e la possibilità di utilizzare il bonus vacanze anche per l’acquisto di pacchetti turistici sul prodotto Italia.

“Per questi motivi - conclude la nota dell’associazione -, Astoi Confindustria Viaggi chiede al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro Dario Franceschini di agire subito mettendo in campo misure atte ad evitare il tracollo del sistema”. 

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