L’industria crocieristica italiana è in salute e le prospettive per il futuro sono più che positive. La conferma arriva dall’Italian Cruise Day, organizzato da Risposte Turismo in collaborazione con l’Autorità di Sistema del Mar di Sicilia Orientale. Secondo le previsioni presentate nel corso dell’appuntamento annuale dedicato al settore, nel 2026 i crocieristi movimentati saranno 15,4 milioni, il 2,6 % in più rispetto al 2025, e gli accosti toccheranno quota 5.680, segnando un aumento del 2,7% sull’anno in corso.
Questi dati - elaborati sulla base delle previsioni di oltre 50 porti, rappresentativi del 91% sia del traffico crocieristico nazionale sia delle toccate nave - “certificano ancora una volta - ha affermato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - lo stato di salute del comparto e possono continuare a tradursi in positive ricadute economiche, occupazionali e non solo, per i territori e le comunità coinvolti. Come sempre, però - ha aggiunto -, sottolineo che tali dati devono essere letti più come una sfida che come un risultato. Perché il comparto continui a crescere, è necessario lavorare tutti assieme attraverso una pianificazione attenta e rispettosa di tutte le istanze e le sensibilità interessate, per essere pronti ad affrontare possibili cambiamenti di scenario”.
I porti più forti
Civitavecchia si confermerà ancora una volta primo porto crocieristico del Paese e tra i principali a livello mondiale, raggiungendo il traguardo record di 3,7 milioni di passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti, + 4,8% sul 2025) grazie a 900 accosti (+1,1% sul 2025). Alle sue spalle si piazzeranno Napoli (con circa 1,9 milioni di passeggeri movimentati, -5,9% e poco più di 500 accosti, -9,8% sul 2025) e Genova (con circa 1,7 milioni di passeggeri movimentati, in linea con il 2025 e 320 accosti, -3,0%).
Ma, secondo i ricercatori di Risposte Turismo, nel 2026 registreranno il record storico di traffico crocieristico anche Genova, Palermo (oltre un 1 milione di passeggeri movimentati, +5,7% sui risultati attesi nel 2025 e 280 cruise call, -1,1%), Messina (oltre 805mila passeggeri movimentati, +5,7% e 298 accosti, +17,8%), Cagliari (oltre 600mila passeggeri movimentati, +27,3%, e 187 toccate nave, +12,7%), Ravenna (con 390mila passeggeri movimentati, +57,9%, e circa un centinaio di accosti, +15,4%), Salerno (con oltre 370mila passeggeri, +183,7%, e poco più di 170 accosti, +88%) e Catania (dove si sfioreranno i 300mila passeggeri movimentati, +48,9%, grazie a poco più di 130 accosti, +37,5%).
Le variazioni più significative si registreranno invece nei porti di Salerno, dove la crescita prevista a tre cifre permetterà al porto di movimentare oltre 370mila passeggeri (+183,7% su 2025) e oltre 170 accosti (+88%); Ravenna, dove sono previsti 390mila movimenti passeggeri (+57,9%) e circa un centinaio di toccate nave (+15,4%); e Catania.
A livello regionale, la performance attesa nel porto di Civitavecchia consoliderà il primo posto del Lazio nella classifica delle regioni crocieristiche italiane (oltre 3,7 milioni di crocieristi movimentati, +4,9% e 950 accosti, +2,9%), davanti alla Liguria (circa 3,4 milioni di crocieristi movimentati, -0,3% e 820 accosti, -0,5%) e alla Campania (poco oltre i 2,3 milioni di crocieristi movimentati, +5,8% e 910 accosti, +5,3%). Mentre le regioni che raggiungeranno il proprio record storico per movimentazione passeggeri nel 2026 saranno Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, Emilia-Romagna e Calabria.
Le compagnie
Guardando infine alle compagnie, sui 64 player operanti sul mercato italiano, Ponant e Sea Cloud saranno quelle che faranno scalo in più porti (30 porti scalati, +5% sul 2023), seguite da CroisiEurope e Emerald Cruises (entrambe con 23 scali toccati).