Da gennaio a giugno sono oltre 2.000 le nuove unità prese in gestione da Limehome, più del doppio rispetto alle 1.000 registrate nello stesso periodo del 2024. L’operatore specializzato in appartamenti di design completamente digitalizzati ha ampliato il proprio portafoglio con nuove città e ha inaugurato 10 strutture.
Nel primo semestre 2025 il 44% dei nuovi progetti deriva da collaborazioni ricorrenti (in aumento rispetto al 30% del 2024), a testimonianza della crescente fiducia nel modello operativo completamente automatizzato di Limehome.
“La nostra crescita - sostiene Alessandro Giuffrè, Country Manager Italia & Director Expansion di Limehome - dimostra che le partnership di lungo periodo e l’efficienza abilitata dalla tecnologia rappresentano una combinazione vincente nel contesto attuale. Ciò che ci distingue è la capacità di generare valore da quasi qualsiasi asset immobiliare: conversioni di uffici, acquisizioni alberghiere o nuovi sviluppi, dalle grandi città ai centri minori. In Italia registriamo una forte domanda di soluzioni come la nostra, che rimangono una nicchia all’interno della più vasta offerta del mondo dell’hospitality”.
L’interesse per questo tipo di ospitalità da parte della clientela finale è testimoniato dal tasso di occupazione medio, superiore al 90% in tutte le strutture. Anche la fidelizzazione della clientela ha registrato un andamento positivo, con una quota di ospiti abituali salita al 25%, rispetto al 20% del 2024.
In Italia sono circa 500 le unità ad oggi contrattualizzate, di cui un centinaio nei primi sei mesi dell’anno. Limehome è attualmente presente con 6 strutture nelle città di Milano, Roma, Verona, e Lecce e prevede di espandere la propria presenza in due nuove città entro la fine dell’anno. Tra le aperture più rilevanti degli ultimi mesi c’è la seconda struttura a Milano, vicino a Piazza Udine.