Naar, 30 anni tailor made
Il futuro è internazionale

Un giovane adulto, che si appresta a cavalcare la transizione digitale mettendo le persone al centro e puntando sullo sviluppo internazionale. Naar celebra trent’anni guardando oltre i confini nazionali, ma mantenendo sempre fede alla sua natura di tour operator tailor made.

“La strada - ha spiegato il fondatore e presidente di Naar Bespoke Travel, Frederic Naar, nel corso dell’evento celebrativo che si è svolto questa mattina a Milano - è l’apertura internazionale, con l’obiettivo di diventare un’azienda dieci volte più grande di quella che siamo”.

Oggi l’azienda conta 2 sedi in Italia, a Roma e Napoli, oltre all’headquarter milanese; e 4 all’estero - a Parigi, Bruxelles, Francoforte e Zurigo. Queste ultime nel prossimo piano quinquiennale giocheranno un ruolo di primo piano, fungendo da veri acceleratori di sviluppo.

“Nei prossimi cinque anni prevediamo una crescita delle divisioni internazionali - ha spiegato il managing director di Naar Bespoke Travel, Luca Battifora -. Contiamo di raddoppiare il fatturato e di arrivare a un equilibrio dei volumi 50/50 tra mercato italiano e Paesi esteri”.

A sostenere il percorso di crescita sarà, ancora una volta, la natura tailor made dell’operatore. “Sin dall’inizio ci siamo specializzati in viaggi tailor made, perché era un prodotto che anche i grandi non riuscivano a fare”, ha ricordato con orgoglio Frederic Naar, fortemente convinto che “il modello Bespoke, sostenuto dalla nostra tecnologia proprietaria, può trovare spazio in tutti i mercati in cui operiamo”.

“Stiamo percorrendo una strada che nessun tour operator italiano ha mai intrapreso - ha continuato -. È un progetto sfidante, ma sono convinto che raggiungeremo gli obiettivi grazie alla nostra squadra, alle partnership con i fornitori costruite in trent’anni e alla nostra tecnologia, su cui continuiamo a investire in modo significativo”.

La persona al centro

L’operatore non vuole infatti rimanere indietro nella corsa con l’AI, bensì cavalcare l’onda, dotandosi di tecnologie proprie e puntando sulle relazioni, sul capitale umano e sulle persone. “Nel futuro - ha rimarcato Naar -, la persona deve rimanere al centro. La persona intesa come i collaboratori, da una parte, e la persona intesa come il viaggiatore, che deve essere difeso. E verso cui noi tour operator abbiamo una responsabilità”.

La nuova divisione

Una responsabilità che non si limita alla costruzione del viaggio e alla cura dell’esperienza, ma che muove nell’ottica di generare valore, soprattutto nelle destinazioni in programmazione. Nasce da questa riflessione Naar Ethical Project. “Con questo anniversario inauguriamo una nuova divisione, un’attività nata per ridistribuire ricchezza sul territorio - ha spiegato Battifora -. il primo progetto prenderà vita in Thailandia attraverso il nostro fornitore per dare sostegno a una scuola, perciò dal primo gennaio al 30 giugno per ogni pratica devolveremo 30 euro per ristrutturare il refettorio, la cucina e le aree dove i bambini passano il tempo libero. Si parte quindi con la Thailandia, sceglieremo poi un’altra aerea del mondo e così via per i prossimi anni”.

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