Il 10% della spesa turistica globale è ottenuta dal golf, segmento che cresce del 17,5% tra il 2023 e il 2030 e raggruppa 60 milioni di golfisti nel mondo, di cui 23 mln nel 2023 hanno viaggiato solo per giocare. Questa industria rappresenta un’opportunità per lo sviluppo economico sostenibile del territorio anche in Italia, se si attirano investimenti mirati e si adotta una visione olistica che trasformi le aree rurali in poli internazionali d’eccellenza.
Con queste premesse, emerse dal panel “L’industria del Golf: attirare investimenti e turismo internazionale” in fiera, l’Italia ha tutte le carte per diventare una destinazione di questo sport. Un assaggio, secondo il ministro Adolfo Urso, è stato porto durante la Ryder Cup del 2023 a Roma, che “ha stimolato l’interesse e la richiesta di esperienze golfistiche di qualità e gli investimenti focalizzati sul territorio”.
Con l’8,6% delle presenze turistiche complessive legate al Golf, “il golf Made in Italy si orienta allo sviluppo della destagionalizzazione e della conoscenza di mete meno conosciute e incarna un’esperienza di sport, cultura e stile di vita in Italia” prosegue il Ministro del Made in Italy.