L'allarme del mondoincoming: "In Italia mancano le guide turistiche"

L’attrattività dell’Italia è alle stelle, ma mancano figure chiave come le guide turistiche. A lanciare l’allarme, esploso già lo scorso anno, quando gli arrivi nel nostro Paese erano tornati a correre, sono gli operatori dell’incoming.

“La carenza di guide - denuncia la presidente di Destination Italia, Dina Ravera - è oggi il vero limite alla crescita del nostro incoming. C’è stata, finora, una complessità amministrativa che non è stata in grado di assecondare le richieste della filiera, ma anche la nuova legge non credo riuscirà a risolvere un problema che ci sta penalizzando tantissimo e proprio nel momento in cui le richieste sono ai massimi storici”.

Le limitazioni ai gruppi
A fotografare una situazione complessa è anche Stefano Corbari, presidente di Fiavet Lazio: “Durante la pandemia molte guide hanno abbandonato il settore, mentre altre hanno deciso di lavorare solo sugli individuali alzando in maniera spropositata i prezzi. A questo si aggiungono poi le limitazioni sul numero minimo dei gruppi introdotte dai musei e che non fanno che accentuare una carenza che avrà ricadute importanti sul 2024 e potenzialmente anche sul 2025”.  

Che la mancanza di personale riguardi però anche altre figure del settore lo evidenzia Giampiero Campajola, presidente Fiavet Friuli-Venezia Giulia: “Quello delle guide è un problema enorme che stiamo in qualche modo tamponando ricorrendo alle app e ai supporti tecnologici. Ma - aggiunge - non bisogna dimenticare che c’è anche una carenza fortissima di autisti di bus gran turismo e Ncc”.

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