• 11/11/2014 11:08

Alitalia e il mercatoLe agenzie ci credono Seconda puntata

Continuano ad arrivare i commenti e le richieste nei confronti di Alitalia da parte dei player del mercato turistico. Che sono più aperte alla collaborazione, a certe condizioni.

Rispondendo all'invito del direttore di TTG Italia, Remo Vangelista, di 'rompere il silenzio' dietro al quale si è trincerata Alitalia, agenzie di viaggi singole, network, associazioni hanno iniziato a raccontare al giornale cosa non funziona del loro rapporto con la compagnia.

"A Roma - ha scritto Remo Vangelista venerdì 7 novembre - devono iniziare a pensare al mercato perché tra aumenti di capitale, consigli di amministrazione e mille riunioni il tempo passa e le altre compagnie aeree si stanno mangiando il mercato. I vettori low cost ogni settimana piombano nei nostri aeroporti per sparare annunci e ricordare a tutti che gli spazi lasciati da Alitalia, Air One e Meridiana verranno coperti con effetto quasi immediato. E da Roma cosa rispondono? Silenzio assoluto. Forse per certi aspetti questa grande prudenza è figlia dell’analisi che sta portando avanti l’Unione europea sul dossier che vede coinvolte Etihad e Az. Ma qualcosa bisogna pur rispondere alle varie linee aeree low cost che invadono gli scali nazionali".

Ecco le vostre risposte alla nostra inchiesta.

"Non mancano i disservizi, ma continuiamo a privilegiare Az"
Addio al servizio scadente e alla cattiva politica commerciale. Secondo il responsabile della romana Conti Travel, Francesco Lentini, potrebbero essere questi i nuovi orizzonti aperti dal matrimonio di Alitalia con Etihad.
"Fino ad ora - dice senza mezzi termini Lentini - siamo stati abituati a inefficienza a diversi livelli, cattivo servizio e scarsa preparazione del personale". Un ritornello fin troppo conosciuto a chi fa biglietteria aerea, ma che non ha tuttavia impedito all'agenzia capitolina di continuare a coltivare il legame 'storico' con la compagnia.
"Per politica - precisa Lentini - abbiamo sempre privilegiato Alitalia. A meno che la differenza tra le tariffe non sia eclatante e in virtù dei premi commerciali legati al raggiungimento degli obiettivi, tendiamo sempre a scegliere Alitalia".

"Alitalia lavori sulle commissioni agli agenti"
"Az deve tornare a considerare gli agenti che vendono i biglietti aerei come interlocutori privilegiati", dice Luigi Maderna, che parla non solo nelle vesti di presidente di Fiavet Lombardia ma anche di fondatore dell'agenzia Clio Viaggi a Milano.
"Occorre subito che la nuova direzione lavori sulle commissioni per gli agenti: devono essere commissioni vere, cioè che paghino il lavoro fatto da chi sta in negozio e incontra il cliente - spiega Maderna -. I bonus legati alle performance non bastano più anche perché in tempo di crisi parlare di performance è inutile e controproducente".
Non solo agenzie: "La compagnia deve pensare a un reale ed effettivo rilancio dell'aeroporto di Malpensa – aggiunge Maderna -. Lo chiede il mercato di Milano: servono voli intercontinentali perché i flussi si stanno spostando verso la Svizzera e la Germania e questa cosa è un controsenso. Soprattutto se si guarda in prospettiva: tra meno di sei mesi c'è Expo, non possiamo farci trovare così impreparati".

"Basta con le richieste assurde: così il vettore perde appeal"
"Alitalia sta cercando di fare il bilancio a colpi di Adm che stanno mandando alle agenzie; ogni volta trovano una motivazione per prendersi indebitamente i soldi direttamente in bsp". È polemico Leandro Santini, titolare dell'agenzia viaggi Santini a Fabriano (Ancona). "Ora si attaccano allo share di realizzazione biglietti a fronte del numero di segmenti creati e poi cancellati -spiega -; almeno in questa maniera non blocchiamo più neanche i posti per i ‘’probabili clienti’’ che avrebbero voluto volare Az". E così il vettore perde il suo appeal sulle agenzie e sul cliente finale: "Non si capisce - conclude Santini - quale testa pensante in Alitalia porti queste idee assurde, che non fanno altro che diminuire l’ appeal verso le agenzie e verso i clienti".


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