Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le agenzie lo conoscono ancora poco, ma è uno strumento che, se inserito nel contratto di viaggio, consente di risolvere gli eventuali contenziosi senza dilapidare fortune in avvocati e con tempi notevolmente più corti rispetto a un normale iter processuale.
Si tratta della conciliazione, procedura di risoluzione extragiudiziale tra le parti di cui si è discusso nei giorni scorsi alla Bmt di Napoli, nel convegno 'Mediazione nei servizi. Un'opportunità nel turismo'.
"Lo strumento della conciliazione - ha spiegato il titolare della Sankaku Travel, Leonard Wembagher - può entrare in gioco in caso di ritardo del volo, foto dell'albergo non corrispondenti al vero o perdita del bagaglio, per citare i casi più comuni. Spesso si ignora, però, che serve a tutelare prima di tutto le agenzie, prima ancora che i clienti".
Ecco perché, secondo il presidente dell'Apavs, Cesare Foà, "la clausola della conciliazione dovrebbe essere inserita obbligatoriamente nel contratto di viaggio e dovrebbe essere recepita anche dai tour operator, spesso refrattari ad assumersi delle responsabilità".
Amina D'Addario