Prodotto, integrazione e tecnologia: le rotte per il turismo del futuro

Capacità di fare sistema e creare prodotto, integrazione e tecnologia. Sono queste le parole chiave del futuro del comparto turistico.

Se ne è discusso a Milano in occasione del convegno “Turisti non per caso: turismo volano della ripresa economica” organizzato per la consegna dei diplomi del Met, il Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi. “Siamo tutti convinti che l’Italia è un Paese straordinario, ma bisogna capire che questo non basta più. I turisti non arrivano più da soli ma bisogna andare a cercarseli” ha detto Josep Ejarque (nella foto), direttore generale di Explora. “E poi bisogna creare il prodotto per dare al turista una motivazione forte per scegliere quella destinazione e quei servizi invece di altri. C’è un grande cambiamento in atto: il potere è del turista che è un cliente e ha nelle mani il grande potere dato dal suo portafoglio”.

“Non c’è turismo senza accessibilità” ha spiegato Gianfranco Battisti, divisione passeggeri alta velocità di Trenitalia. Anche per questo la strategia futura della società “è basata sull’integrazione della filiera del turismo”. “L’obiettivo - ha detto il manager – è aumentare la conoscenza del prodotto all’interno del segmento del tour operating oltre a stimolare la domanda con un pricing competitivo”.

In questo quadro rientrano anche i venti accordi siglati da Trenitalia con vettori internazionali nell’ambito dei programmi Freccia&Fly. ”La buona notizia è che il turismo ha ricominciato a crescere. La sfida - ha aggiunto l’a.d. di Amadeus Francesca Benati – è sostenibile e sopportabile. Tra i trend emergenti c’è l’idea del tutto nuova del viaggio senza soluzione di continuità, che necessiterà di tecnologie e infrastrutture all’altezza”.

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