La calda estate del travel:
una stagione a ostacoli

La stagione estiva per il turismo arriva sempre carica di promesse e, spesso, di speranze. La stagione 2025 non ha fatto eccezione, complice un buon andamento delle prenotazioni che, a parte la frenata di aprile, non ha mancato di riservare soddisfazioni.

Poi, la doccia fredda. O meglio, 'le' docce fredde, perché in realtà sono state più di una, in sequenza ravvicinata. La prima e la più clamorosa è stata sicuramente quella arrivata con l'incidente di Air India, che potrebbe incidere sul turismo per diversi motivi. Oltre al prevedibile 'danno d'immagine' del trasporto aereo, l'incidente ha fatto drizzare le antenne sul fronte della sicurezza, elemento che potrebbe portare a controlli approfonditi con possibile stop di alcuni aeromobili proprio nel momento in cui il trasporto aereo ne ha più bisogno.

Ma non basta: la seconda doccia fredda è arrivata dalle proteste dei residenti di alcune delle più note località turistiche europee. Chi pensava dunque che il nuovo anno avesse dato un colpo di spugna alle manifestazioni ha dovuto ricredersi: con l'arrivo dell'estate il copione ha ripreso là dove era stato lasciato nel 2024. E l'insofferenza degli abitanti potrebbe creare più di un problema, come già accaduto parecchi mesi fa.

Il nodo pricing

Più prevedibile, ma non per questo meno complessa, la questione dei prezzi. La distribuzione sta sottolineando come il pricing proposto in apertura di stagione su alcuni prodotti non sia stato in linea con le aspettative della clientela. E questo rischia di trasformarsi in una rincorsa all'ultimo minuto da parte dei vacanzieri, in attesa delle condizioni più vantaggiose.

Insomma, anche la stagione 2025 si apre con qualche nuvola all'orizzonte. Tuttavia non è detto che il vento dell'estate non sappia spazzarle via.

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