Come andrà l’estate? Non bene. E l’autunno/inverno? Meglio (speriamo)

“Frattaglie”: ecco come definisce le vendite dell’appena iniziata estate post-Covid-19 un esperto manager del settore, che ragiona coi numeri e non con la pancia (o col cuore). Frattaglie, sinonimo di “residuale, avanzato, quel che rimane”.

Perché, dopo aver resistito prima e ricominciato dopo, adesso che siamo in Fase 3 (e non a caso il sindaco di Milano esorta a “uscire dalla grotta”) quello che conta sono i numeri. E il mercato.

Eccone qualcuno, di numero. Msc Crociere lancia il programma invernale, visto che quello estivo non ci sarà: l’assenza di crociere dagli scaffali delle agenzie pesa per almeno un 10% del fatturato, soprattutto al sud. L’indagine Coop rivela che “10 milioni di italiani stanno pensando di rinunciare alle vacanze questa estate” e le agenzie Robintur stimano  per il 2020 un giro d’affari pari a un quarto di quello del 2019. E su tutto incombe un crollo del 10% del Pil nazionale, nel 2020.

Come reagisce il mercato (ovvero i clienti delle nostre agenzie) alla situazione? Con resilienza (“7 persone su 10 hanno voglia di ripartire” sempre secondo Coop) e con italico ottimismo (“faranno almeno due viaggi in estate” secondo Enit). Ma su tutto incombe “l’atmosfera da peste medievale che cultura e informazione hanno alimentato” in Italia, come constata con amarezza Rocco Forte.

Conclusione: questa estate in agenzia si venderà quel che rimane dopo le seconde case e  le vacanze dai parenti, gli short-break autogestiti e le visite ai borghi. Sotto data e a prezzi di saldo. Non sarà molto, ma terrà in piedi agenti resilienti e tour operator (soprattutto Mare Italia) speranzosi di non farsi troppo male. In autunno, tra crociere e medio-raggio, si rivedrà un po’ di luce. Ma per il lungo raggio (Maldive in primis, quindi Usa e tutto il resto) dovremo attendere Natale. Dai, che mancano solo 6 mesi.

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