Turismo e cultura per la ripresa del Paese: Franceschini commenta l'analisi Istat

“I dati dell’Istat incoraggiano il lavoro che stiamo facendo”.

Il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini accoglie con grande favore l’endorsement arrivato in occasione della presentazione del rapporto annuale dell’istituto, che ha individuato in cultura e turismo le basi da cui ripartire, in particolare in quell’area ancora poco valorizzata come il Centro-Sud.

Intervistato da La Stampa, il titolare del Dicastero spiega che il Paese deve imparare a sfruttare quella che può e deve essere la sua forza, cioè essere un museo diffuso attraverso le 100 città d’arte . Quanto al fatto che il Paese non compaia nella classifica dei primi 20 musei più visitati al mondo, Franceschini smorza la polemica spiegando che il parallelo è fuorviante in quanto “l’Italia non ha metropoli” e “dobbiamo smettere di paragonarci a realtà culturali completamente differenti”.

Il ministro inoltre ha affermato che non verrà istituito il ticket per entrare a Venezia e che su Pompei i lavori proseguono secondo la tabella di marcia. Quanto al Sud “le potenzialità sono infinite. Per la prima volta abbiamo ottenuto dai fondi europei 490 milioni da investire obbligatoriamente sul recupero del patrimonio culturale e artistico del Mezzogiorno”.

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