Egitto: “Nel 2023 ci aspettiamo crescita degli arrivi dall’Italia del 40%”

L’Egitto torna a rivedere le stelle. Chiuso il 2022 col riallineamento di tutti i principali mercati internazionali ai livelli pre-pandemici (550mila arrivi circa dall’Italia, al quarto posto dopo Germania, Russia e Arabia Saudita), il nuovo anno lascia prevedere una crescita complessiva degli arrivi di un ulteriore 30%.

“Dagli italiani mi aspetto ancora di più - dichiara Amr El Kady, chairman Egyptian Tourist Authority - non meno del 40%, perché il loro andamento in inverno non ha conosciuto battute d’arresto, mettendo a segno anche a gennaio un risultato migliore del corrispettivo mese 2019. Sono per lo più famiglie o coppie in cerca di una vacanza balneare organizzata, ma sempre più aperte a nuovi prodotti grazie alla crescente destagionalizzazione dell’offerta”.

Egitto d'inverno
Convenienza dei costi energetici e possibilità di smartworking sul mare hanno favorito in inverno persino la vendita di soggiorni mensili a circa 1350 euro, ridando forte impulso al mercato del business travel. In previsione dell’imminente apertura primaverile del Grand Egypt Museum, dotato di spazi meeting ed eventi in parte già utilizzati, il Cairo è di nuovo meta di riferimento in Nord Africa per questo segmento, mentre la conclusione in aprile dei primi hotel per pellegrini, nei pressi del monastero di S. Caterina nel Sinai, sta consolidando il turismo spirituale. A. C.

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