Il commento del direttore
Remo Vangelista
E’ il turismo cinematografico l’ultima frontiera della promozione che dovrebbe trainare flussi turistici internazionali in Gran Bretagna. A confermarlo è Silvia Bocciarelli (nella foto), communications manager Italy di Visit Britain, che spiega come una campagna ad hoc sia stata programmata su diversi mercati stranieri.
“Anche in Italia, da metà settembre, ci focalizzeremo su questo tema che ha l’obiettivo di promuovere le location di film e serie tv aiutando a redistribuire meglio i flussi turistici verso località ‘minori’ meno battute e conosciute”.
Il progetto sposa quindi importanti tematiche legate alla sostenibilità e alla destagionalizzazione, che allontanino lo spettro dell’overtourism dalle mete più gettonate. “Si pensi ad esempio alla Cornovaglia d’estate, che potrebbe essere riscoperta con chiavi di lettura differenti, magari legate al food & dronk o al mare autunnale, in periodi meno congestionati, proprio come il Lake District”.
Nella stessa direzione si muove la promozione sul nostro mercato di esperienze “rurali, per scoprire l’autentica accoglienza britannica in contesti che garantiscano il miglior rapporto qualità prezzo. Non puntiamo infatti tanto sul segmento luxury, quanto su un modo di scoprire le destinazioni in stretto contatto con il territorio. Perché ad esempio non soggiornare a Brighton invece che a Londra, magari per uno short break alternativo?”.
Fra i target in primo piano “le coppie e i gruppi di amici. Più difficile invece spingere sul turismo delle famiglie, per le quali anche il passaporto può rappresentare un costo significativo allontanandole dalla Gran Bretagna”.
Promozione e sviluppo di nuovi prodotti stanno comunque spingendo in alto i numeri: “Le previsioni attuali indicate da Visit Britain/Oxford Economics evidenziano per il 2024 un obiettivo di 2 milioni di visitatori italiani, il 90% del volume registrato nel 2019. La spesa prevista oscilla intorno a 1,2 miliardi di sterline, il 6% in più rispetto al 2019. Il mercato italiano dovrebbe quindi arrivare al pieno recupero del pre Covid già nel 2025.
Intanto, i primi nove mesi del 2023 hanno portato in Gran Bretagna un milione 200mila visitatori italiani, per una spesa di 737 milioni di sterline. La spesa media pro capite è stata pari a 618 sterline, in aumento di circa 100 sterline rispetto al pre pandemia.