Santissi, Marocco: "In Italia spazio alle nuove destinazioni"

"Non ci sono solo le città imperiali in Marocco, e il turista italiano deve saperlo". Jazia Santissi, direttore dell’Ente del turismo del Paese (nella foto), ha ben chiara la priorità del 2013: promuovere nuove destinazioni, sia nel Nord, sia nel Sud.

"Penso, ad esempio, a Tangeri, città culturalmente ricca e florida ma ancora poco conosciuta dal mercato italiano insieme al suo entroterra, dove si trovano Tetouan, con la sua medina, la città blu di Chefchaouen e il Parco Nazionale di Talassemtane".

Ma l'impegno promozionale dell'ente si amplia anche alla parte meridionale, con Ouarzazate, la porta del deserto, e le oasi: "Qui - spiega Santissi - è possibile entrare a contatto con il Marocco più autentico, quello berbero".

Ouarzazate rappresenta anche una destinazione d'eccellenza per l’ecoturismo e per lo sviluppo delle strutture ecosostenibili; fa infatti parte del Programma Patrimonio ed Eredità nell'ambito della Vision 2020, la ormai nota strategia a lungo termine che punta a trasformare il Marocco in una delle prime 20 destinazioni turistiche al mondo con oltre 20 milioni di turisti.

Sul fronte del balneare puro una destinazione di punta resta Agadir, ma un’altra meta balneare recentemente lanciata nell’ambito del Plan Azur è Saïdia. "Entro il 2016 - annuncia Santissi - il Plan Azur prevede il completamento di altre strutture come Lixus (Larache), Taghazout (Agadir), Plage Blanche (Guelmim). Alcune, poi, sono oggetto di interventi di miglioramento, con l’obiettivo di creare 85mila posti letto".

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